Roma, 22 lug – Ritardi fino a quattro ore, 42 treni dell’Alta Velocità cancellati e svariati problemi causati di conseguenza ai pendolari di qualunque classe sociale. Dagli studenti agli avvocati, dagli operai ai dottori, oggi un numero impressionante di persone è rimasto fermo nelle principali stazioni italiane a causa di un incendio a una cabina elettrica all’altezza della stazione di Rovezzano, periferia di Firenze. Un incendio causato “da un atto doloso ad opera di ignoti“, secondo quanto ha riferito Rfi, da attentatori che hanno bruciato i fili della cabina elettrica in due punti diversi per bloccare il traffico in tutte le direzioni. La pista anarchica è stata da subito una delle prime al vaglio degli inquirenti, che seguono due ipotesi: l’attentato potrebbe essere collegato al processo che dovrebbe concludersi oggi a Firenze, contro 28 giovani anarchici rinviati a giudizio per vari episodi. Il più grave è lo scoppio di un ordigno artigianale messo la notte di Capodanno 2017 ad una libreria vicina a CasaPound in cui rimase ferito un artificiere della polizia. L’altra ipotesi è legata alla Tav, a cui gli anarchici si oppongono da sempre. Verosimilmente sono vere entrambe.
Questi illuminati anarchici si muovono spesso così: compiono azioni deprecabili, e se ne vantano. Colpiscono con attentati quelli che considerano nemici, potenti, servi del sistema, e se la ridono. Nel vocabolario dell’anarchia d’altronde vandalismo e terrore finiscono spesso per essere interpretati come nobili gesti, per poi trasformarsi in eroiche gesta quando si tratta di catturare l’attenzione di chi dovrebbero convincere a lottare contro lo Stato tiranno e in realtà non se li fila di striscio: ovvero chiunque al di fuori della loro stretta cerchia in preda a una forma di delirium tremens fuori dalla realtà, e dal tempo. Farebbero tenerezza, come il compagno di classe un po’ asociale che si rifiuta di giocare a pallone perché ha di meglio da fare, ma in realtà è una pippa scoordinata. Il problema è che il distacco dal mondo non li rende dei rispettabili asceti, ma sovente dei pericolosi autori di atti terroristici.
Pericolosi idioti
Sul sito Finimondo.org, gli anarchici in questione, hanno deciso così di partorire una sorta di comunicato dove provano a sbeffeggiare il mondo intero, quello brutto e cattivo che non li considera. In particolare sono gli “sbirri” e i “giornalisti” ad essere presi di mira, perché “abituati come sono o al mutismo dell’obbedienza o al coro del consenso — prenderanno queste nostre parole nientepopodimenoche per una «rivendicazione». Ma che ci volete fare? È più forte di noi. Non riusciamo a trattenere la nostra emozione nel constatare come questo gigante chiamato Potere abbia sempre e comunque i piedi di argilla. Come sia sufficiente accendersi una sigaretta all’aria aperta in campagna e sotto la luna per mandarlo in tilt”. Ecco, se solo esistesse davvero quest’unico “Potere” da loro puntualmente evocato, questi anarchici potrebbero essere derubricati a utili idioti del sistema. La realtà però è più complessa e al contempo ermetica. Dunque sono semplicemente degli idioti.
Eugenio Palazzini