Crema, 30 lug – Un atto di coraggio eroico non significa nulla se poi, ritornati alla vita di tutti i giorni, non ci si comporta onorando questo l’aggettivo “eroico” e le relative onorificenze conseguite – a maggior ragione se in virtù di tale gesto, lo Stato italiano ti regala la cittadinanza per un atto “di alto valore etico e civico”. Qualcuno dovrebbe ricordarlo anche a Ramy e Adam che sabato pomeriggio, freschi di cerimonia – avvenuta in mattinata – per la trascrizione degli atti relativi all’ottenimento della cittadinanza, sono stati “beccati” mentre insultavano e compivano atti di bullismo e prepotenze ai danni di altri coetanei in un centro di aggregazione giovanile. Ma come! Proprio Ramy e Adam, i due eroici studenti di origine egiziana che lo scorso 20 marzo erano a bordo del bus sequestrato e incendiato dal senegalese Ousseynou Sy, e che riuscirono coraggiosamente a chiamare i soccorsi evitando così una strage (aiutati anche da compagni di scuola italiani che furono però frettolosamente esclusi dalla narrazione buonista). I due ragazzini, imboccati dalle famiglie e da alcuni giornalisti, furono lesti a invocare la cittadinanza, che il ministro Salvini gli ha poi conferito a giugno. Sabato, l’ufficializzazione in Comune.
Ottenuta la cittadinanza, finito l'”eroismo”?
Ebbene, come riportato da La Provincia di Crema e stando a una missiva recapitata al primo cittadino di Crema Stefania Bonaldi e firmata da Enrico Zucchi – consigliere comunale, presidente dell’Ac Crema e responsabile del Centro di aggregazione giovanile San Luigi – nel pomeriggio di sabato cinque ragazzini, tra cui i nostri due “eroi” si sarebbero intrattenuti in una serie di comportamenti tutt’altro che all’altezza di detto “eroismo”: prepotenze, insulti, atti di bullismo, atteggiamento strafottente alla “tu non sai chi sono io”. La notorietà dà alla testa. I ragazzi sono stati riconosciuti da sei testimoni (i quali hanno poi sottoscritto la lunga lettera di denuncia inviata al sindaco).
Dichiarazioni arroganti
Ma ci dobbiamo veramente stupire di questo comportamento? Uno dei due ragazzi, Ramy, nei mesi scorsi si è spesso distinto per le sue dichiarazioni arroganti al limite della maleducazione, come quando disse “Se Salvini non vuole darmi la cittadinanza, fatti suoi. La prenderò a 18 anni” aveva dichiarato il giovane in un video a La Stampa. “Se non c’ero io e morivano tutti, volevo vedere come era messo Salvini con i Carabinieri e andavano tutti contro di lui”. O come quando aveva espresso la propria soddisfazione a Repubblica così: “Mi sentivo già italiano, ma ora sono proprio italiano con i documenti. Chi mi critica è solo gente gelosa. Io privilegiato per aver avuto la cittadinanza prima dei 18 anni? In ogni caso l’avrò a 18 anni”.
Cristina Gauri
6 comments
Che cosa aspettarsi dai “nipotini” dei goumiers? Loro sono educati a prendersi quello che vogliono! In più hanno leggi a loro favore come la ” Mancino”, che sembra fatta da loro e per loro! Anzi! L’anti italiano, odiatore di Italiani che ha legiferato in questo senso in un modo che definire abnorme, o mostruosità giuridica, e un pallido eufemismo, non ha proprio nulla da invidiare ad un “legislatore” goumier che si ritrovi a redigere “leggi” e proclami in terra di conquista occupata, sottomessa e schiavizzata! Le persone di buon senso certamente sanno che la feccia nordafricana sarebbe da tener lontana come la lebbra. Ma, visto che i P.D.rasti. et similia hanno voluto omaggiarci di cotante “risorse”, bisogna ripartire da un concetto antico ed elementare, ma efficacissimo e di bassissimo costo: ” come si cura la maleducazione? A volontà usa il bastone! E se hai paur che ne rimanga, passa subito alla spranga!”
[…] Da “eroi” a prepotenti: Ramy e Adam “i nuovi italiani” accusati di bullismo […]
La cittadinanza non gli andava data. L’atto eroico lo e’ quando si compie per salvare gli altri a rischio della vita non quando si e’ coinvolti e per salvare se stessi e gli altri solo di riflesso. Di eroico non vedo nulla nel loro gesto
Cito: “Se non c’ero io e morivano tutti, volevo vedere come era messo Salvini con i Carabinieri e andavano tutti contro di lui.”
Ammesso che il virgolettato riporti esattamente le parole pronunciate, direi che la frase evidenzia che se ormai la cittadinanza italiana si concede con una facilità disarmante (e preoccupante), la conoscenza della lingua italiana è un obiettivo un po’ più impegnativo.
Ramy, visto che colgo dei limiti, voglio aiutarti con uno spunto, quasi una traduzione: “Se non ci fossi stato io e fossero morti tutti, avrei voluto vedere la situazione di Salvini nei confronti dei Carabinieri e dell’ostilità generale.”. Forza e coraggio, se riuscirai a imparare per prima cosa l’umiltà, forse nel giro di qualche anno sarai anche in grado di imparare la lingua della nazione i dirigenti della quale hanno voluto concederti la cittadinanza.
A parte che la vulgata kattokom dei giornali di soros sembrava da subito una stronzata ….
guarda ,guarda 2 che odiano Salvini sono i “salvatori” … mentre un ragazzino Italiano …. si beh il cellulare era il suo ma … (ma cosa?)
Cosa vi aspettate da 2 negro-bianchi ?
arabi=ebrei , una faccia una razza .(Salvatores)
Sono Semiti , NON sono come noi , punto.
Noi discendiamo da
Leonida,
Alexandros,
Cesare,
I Templari,
Napoleone,
….meglio non proseguire
ke costituisce reato ….
[…] questa lettera, sia chiaro sin da subito, non c’è lo straccio di un buon sentimento e non deve muovere a compassione: è un capolavoro passivo aggressivo, come verrebbe definito dagli intellettuali da rivista rosa […]