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Di Maio raddoppia: ora i punti M5S sono 20. Il Pd: “Ultimatum inaccettabili”

by Alessandro Della Guglia
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Roma, 30 ago – Luigi Di Maio ha consegnato al premier incaricato Giuseppe Conte 20 punti, alcuni dei quali il M5S giudica “imprescindibili” per il governo. Il leader pentastellato ha dunque alzato la posta, giocando al raddoppio. Dopo l’incontro con Sergio Mattarella infatti, Di Maio aveva elencato 10 “impegni” per una “maggioranza solida”.

Pd: “Ultimatum inaccettabili”

Il capogruppo del Partito Democratico alla Camera, Graziano Delrio, ha risposto però duramente al discorso del leader Cinque Stelle: “I democratici sono impegnati a sostenere lealmente lo sforzo del presidente Conte. Questo sforzo da solo ha già fatto recuperare fiducia nell’Italia. Gli ultimatum di Di Maio al presidente incaricato sono davvero inaccettabili”, ha detto Delrio. Dello stesso avviso Alberto Misiani, responsabile economico del Pd: “A colpi di ultimatum non si va da nessuna parte – ha scritto su Twitter – O si fa un governo serio che nasca da un programma condiviso, oppure è meglio votare”.

I 20 punti consegnati a Conte dal M5S

1) Taglio del numero dei parlamentari. Che deve essere una priorità in aula.

2) Una manovra equa. Stop all’aumento Iva, salario minimo, taglio del cuneo fiscale, sburocratizzazione, famiglie, disabilita’ e emergenza abitativa.

3) Cambio di paradigma sull’Ambiente. Un’Italia 100% rinnovabile. Basta con inceneritori e trivelle, si’ all’economia circolare e alla eco-innovazione. Norme contro l’obsolescenza programmata. Una legge su rifiuti zero ed investimenti pubblici sulla mobilita’ sostenibile.

4) Una seria legge sul conflitto di interessi e una riforma del sistema radiotelevisivo.

5) Dimezzare i tempi della giustizia e riformare il metodo di elezione del Consiglio superiore della Magistratura.

6) Autonomia differenziata e riforma degli enti locali. Va completato il processo di autonomia differenziata richiesta dalle regioni Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna.

7) Legalità: carcere ai grandi evasori, lotta alle mafie e ai traffici illeciti.

8) Un piano straordinario di investimenti per il Sud, anche attraverso l’istituzione di una banca pubblica per gli investimenti che aiuti imprese in tutta Italia.

9) Una riforma del sistema bancario. Serve separare le banche di investimenti da banche commerciali.

10) Tutela dei beni comuni. Scuola pubblica, acqua pubblica, revisione delle concessioni autostradali.

11) Politiche di genere in attuazione dei diritti costituzionali della persona, in conformità ai principi dell’Unione europea; superamento della disparità retributiva, conciliazione vita-lavoro.

12) Tutela dei minori. Revisione del sistema degli affidi e delle adozioni, lotta alla dispersione scolastica e al bullismo.

13) Porre fine alla vendita degli armamenti ai Paesi belligeranti.

14) Politiche espansive con una quota di investimenti in infrastrutture, in ambiente e in cultura da scomputare dai parametri di Maastricht.

15) Giovani e futuro. Innovazione digitale, sviluppo delle imprese e promozione delle eccellenze del Made in Italy

16) Ricerca, università ed alta formazione artistica e musicale. Riforma dei sistemi di reclutamento e dell’accesso universitario con ingenti investimenti per garantire pari opportunità di diritto allo studio, di sviluppo e formazione su tutto il territorio nazionale.

17) Tutela del cittadino. Potenziamento della sicurezza sul lavoro e delle infrastrutture e della protezione dalle calamità naturali, con particolare riguardo ad un testo unico per le post emergenze e per la ricostruzione del tessuto infrastrutturale, economico e sociale

18) Riorganizzazione dei servizi sanitari e socio-sanitari territoriali e riforma del percorso formativo medico: integrazione ospedale-territorio, l’adeguamento del FSN e l’attuazione del Fascicolo Sanitario Elettronico Nazionale. Contrasto al gioco d’azzardo.

19) Tutela degli animali. Misure per garantire il rispetto degli animali. Contrasto alle violenze e al maltrattamento, tutela della biodiversità e lotta al bracconaggio.

20) Sostegno ai piani di settore e alle  filiere agricole e promozione di pratiche agronomiche e colturali sostenibili e a difesa del suolo.

Alessandro Della Guglia

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Bluff delle montagne Rousseau: il vertice tra Pd e M5S slitta alle 12 31 Gennaio 2020 - 11:32

[…] Roma, 31 ago – Il vertice del governo giallofucsia previsto per questa mattina alle 9.30 è slittato alle ore 12. Poltrone traballanti ma pur sempre poltrone. E’ soltanto su questo che sta andando in scena una crisi di un governo non ancora nato, così prima del parto sono già iniziati i primi vagiti. Il c’eravamo tanto odiati di Pd e M5s sembrava d’un tratto rimosso, relegato a un remoto passato: qualche giorno fa. E’ bastata la pretesa di un vicepremier di qua e un ministro di là per riaccendere i toni da zuffa, mascherata dalla richiesta di 10 punti programmatici da una parte e 5 dall’altra. Poi il gioco al rialzo: ne vogliamo 20. […]

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