Roma, 5 mag – CasaPound Italia ricorda Ruggiero Romano, Ministro dei Lavori Pubblici della Repubblica Sociale Italiana, con un omaggio floreale nella cappella di famiglia a Noto.
L’uccisione da parte dei partigiani
È il 28 aprile del 1945 Benito Mussolini con i suoi gerarchi intendono raggiungere la Valtellina ma sulle rive del lago di Como li attende il cosiddetto comitato di liberazione che ipso facto si autoproclama giudice della vita e della morte di un pezzo di storia d’Italia. Il piccolo paese di Dongo diventa scenario della barbara uccisione dei gerarchi catturati, processati (si fa per dire) e fucilati proprio sul lungo lago. Il Duce, come noto, fu ucciso invece, insieme con Claretta Petacci, di fronte al cancello di Villa Belmonte. I corpi vennero tutti portati a Milano, a piazzale Loreto, per poi essere sepolti al Campo 10 del Cimitero Maggiore del capoluogo lombardo. Nel breve pezzo di storia che abbiamo ricordato c’è anche Ruggiero Romano, nato a Noto (Sr) il 9 marzo del 1895, che fu prima Sottosegretario al Ministero delle Comunicazioni (dal luglio del 1932 al gennaio del 1935) e poi Ministro dei Lavori Pubblici della Repubblica Sociale Italiana.
Chi era Ruggiero Romano
Un uomo colto, ma anche un valoroso militare nella Grande Guerra in cui fu insignito della Medaglia al Valor Militare (per le vittoriose azioni di Selz e Monfalcone), Croce di Guerra Italiana e Croce di Guerra Belga con Palme. Nella sua continua spola tra la Capitale e la Sicilia, dove si era anche laureato in Giurisprudenza, era presente ed attento ai suoi territori (fu segretario del Partito Nazionale Fascista ad Acireale, comune siciliano ai piedi dell’Etna, e Podestà di Noto, sua città natale). Mutilato nel conflitto mondiale, dopo aver pubblicato un suo primo volume di sistemazione tecnico-giuridica delle provvidenze in tema di pensioni di guerra fu chiamato a far parte di varie Commissioni di studio di nomina governativa e fu correlatore della Commissione ministeriale per la riforma e la codificazione delle pensioni di guerra: approntò un primo progetto di 123 articoli, che, ripreso in esame da Arturo Rocco, Sottosegretario di Stato alle pensioni di guerra, divenne legge il 12 luglio del 1923.
L’omaggio di CasaPound
Nel suo ricordo, lunedì scorso e come ogni anno, militanti di CasaPound Italia hanno deposto un mazzo di rose sulla sua tomba, custodita nella cappella di famiglia nel Cimitero storico di Noto, nel giorno della morte avvenuta 80 anni fa per mano dei partigiani. Qualcuno, dunque, non dimentica chi ha dato lustro ad una città, alla Patria ed al suo Popolo, e Noto dovrebbe proprio pensare di riconoscere la figura di Ruggiero Romano tra le personalità di spicco, considerato che in politica nessun concittadino può vantare gli incarichi da lui raggiunti. La storia, il ventennio nella fattispecie, è patrimonio di ogni italiano da nord a sud, riconoscerne i pregi non è da tutti ma far cadere nell’oblio i suoi protagonisti è inqualificabile.
Emanuela Volcan