La Calabria รจ un territorio difficile, dove la politica รจ spesso soggetta a logiche clientelari e viene vissuta con un certo disincanto. Possiamo dire che la tua elezioni in consiglio a Lamezia rappresenta un segnale di discontinuitร , un esempio di come l’entusiasmo e le idee possano cambiare le cose anche nel Mezzogiorno?
Senza dubbio: la nostra โstruttura politicaโ รจ nata dalla militanza giovanile ed ha finito per coinvolgere gente di ogni etร ed estrazione sociale. Tanti ci hanno appoggiato e tanti avrebbero voluto farlo ma sono spesso sotto ricatto. In ogni caso, possiamo dire di rappresentare ormai quella parte di Lamezia che negli anni si รจ sentita ingannata, che ha vissuto sulla propria pelle la crisi economica e, giunta al limite, ha capito che รจ inutile stare ancora al gioco, tanto chi vince sono sempre le stesse persone. Perรฒ questo vale soltanto finchรฉ la gente non tira fuori il coraggio e sceglie di cambiare e, quindi, sรฌ, questo noi lo abbiamo senzโaltro dimostrato. La nostra รจ una comunitร che ha creduto in un sogno con rabbia e con amore, trasmettendo lo stesso entusiasmo alla popolazione di Lamezia. Entusiasmo che diventa credibile quando รจ accompagnato da un lavoro quotidiano e concreto sul territorio, tra la gente e suoi problemi reali.
Abituato ad una politica di estrema vicinanza col territorio, quasi di โstradaโ potremmo dire, quale รจ stato l’impatto con il Consiglio Comunale? Riesci a condurre le tue battaglie anche in un contesto piรน ingessato?
Mi vengono in mente le parole di Berto Ricci: “noi abbiamo buone gambe ed una tremenda voglia di camminare”. Dunque non si puรฒ pensare di stare fermi. La nostra idea non รจ fatta per giocare a fare i ribelli. La nostra idea รจ quella di cambiare le cose. E per farlo, purchรฉ sia fatto con coerenza e cuore puro, bisogna usare ogni strumento a disposizione. Urlare in piazza quando รจ necessario รจ utile quanto far saltare in consiglio comunale una delibera che, magari, taglia risorse essenziali per i cittadini. La forza tranquilla รจ proprio questo: fare il proprio dovere, โromanamenteโ, senza necessariamente scalpitare quando servirebbe solo ad apparire. Certo, per uno come me รจ dura assistere al teatrino della politica ed alle sue ipocrisie, per me sarebbe piรน facile starmene fuori a fare soltanto opposizione. Ma sarebbe una rivolta personale sterile e non una lotta utile anche agli altri. In consiglio comunale sicuramente non mi sento a casa mia, perรฒ รจ anche quello il luogo dove portare le nostre idee, le nostre istanze, dove difendere il popolo. Oltre che nei quartieri ovviamente.
Il tuo รจ uno stile particolare, non conforme rispetto ai soliti consiglieri, come dimostrato nell’infuocata campagna elettorale che ti ha condotto a questo risultato. Ci sono aneddoti particolari, anche divertenti rispetto alla tua attivitร in consiglio comunale?
In quelle aule sorde e grigie c’รจ poco da divertirsi, ma una risata ce la siamo fatta tutti quando circa due mesi dopo la mia elezione, decido di organizzare una sorta di โblitzโ contro gli aumenti delle tariffe della mensa scolastica cittadina: con striscioni, megafoni ed un centinaio di madri giustamente furiose blocchiamo, di fatto, lo svolgimento del consiglio comunale, ritardando lโapprovazione del bilancio consuntivo. Gli animi si agitano ed intervengono le forze dell’ordine che, con difficoltร , riescono a sgomberare la sala consiliare. Peccato che, nel trambusto, le forze dellโordine avessero sgomberato anche me che dovevo partecipare alla seduta, forse perchรฉ abituati a farlo negli anni precedenti. E cosรฌ, quando il segretario comunale non mi trova piรน fra i banchi e mi chiama al microfono, la forza pubblica realizza quanto accaduto e, scusandosi, รจ costretta a riaprire le porte per farmi entrare.
Quali sono le principali battaglie che stai conducendo per i lametini?
Mi sono opposto allโaumento delle tariffe che lโamministrazione comunale ha effettuato su quasi tutti i servizi. Inoltre, la riqualificazione degli alloggi popolari di San Pietro Lametino, un quartiere difficile e abbandonato al degrado. Ho denunciato ripetutamente le stranezze avvenute nella gestione degli appalti per gli eventi natalizi. Ho promosso la discussione in consiglio della locazione privata agevolata. Mi sono opposto allo smantellamento del servizio di assistenza domiciliare socio-sanitaria. Continuo a denunciare lโabusivismo ed i fumi tossici provenienti dal campo rom a due passi dallโospedale, del quale da tempo chiedo lo smantellamento, mentre altri preferiscono tenersi buono un bacino elettorale โdisponibileโ che torna sempre utile in tempo di votazioni. Ho allertato la cittadinanza sullo stravolgimento di un atto di Giunta sulla ricapitalizzazione della societร aeroportuale, nonchรฉ sulla vendita di tratti stradali pubblici per sospetti interessi privati, a ridosso di una delle principali vie dโaccesso alla cittร di Lamezia. Ed infine รจ di pochi giorni fa la notizia della mia nomina a segretario cittadino dellโUgl, con lโapertura di una nuova sede con patronato e Caf che mi permetterร di continuare la mia attivitร sindacale a favore dei lavoratori lametini sui scala ancora piรน ampia.
Tu sei stato eletto con Sovranitร , progetto inizialmente legato a Salvini in vista di un Front National italiano. Una dinamica politica che vive un momento di difficoltร . Qual รจ la tua lettura della politica nazionale?
Salvini negli ultimi mesi si รจ dimostrato poco coraggioso. Il centrodestra, quello di Berlusconi per intenderci, non mi appartiene, tanto che, sul piano cittadino, โSovranitร โ si รจ schierata al di lร di destra e sinistra e, se vogliamo dirla tutta, anche al di lร dei salviniani di casa nostra, interessati piรน a conquistare spazi politici e a sostenere anche qui il candidato di Berlusconi, piuttosto che ai temi in questione. Salvini poteva rimescolare le carte e fare una vera opposizione, andando oltre il centrodestra, invece ha deciso di tornare sui suoi passi. Ma questo non cambia i punti chiave del progetto politico di โSovranitร โ; aumenta soltanto la consapevolezza che certe battaglie puรฒ condurle con sinceritร soltanto chi davvero agisce per amore della propria nazione e del proprio popolo. Come il contrasto allโimmigrazione, non solo per lโemergenza sociale e la crisi del welfare che ne consegue, ma anche perchรฉ il fenomeno sta assumendo i caratteri di una invasione. Chi crede nelle identitร dei popoli e nella bellezza della diversitร non puรฒ che opporsi a tutto questo. Quanto alla crisi economica, รจ chiaro che per gestirla devi avere la sovranitร : sulla tua moneta, sulle politiche economiche, sulla banca centrale. Noi, invece, non abbiamo sovranitร neanche sul Parlamento, visto che le leggi ce le detta lโEuropa. Ed anche chi ci governa, ormai, non lo votiamo piรน. Lo decide qualcun altro per noi. Eppure la chiamano ancora democrazia.
(lo stile inconfondibile di Mimmo Gianturco in un comizio della campagna elettorale del 2015)
https://www.youtube.com/watch?v=Z6ReYXH5Efw&feature=youtu.be
A cura di Davide Romano