Roma, 2 set – Che il commercio fosse in fase di stagnazione era già un elemento acquisito. Che la decisa flessione al ribasso toccasse anche le vendite scontate, sorprende un po’ di più. In specie considerando che l’appuntamento con le stagioni invernale prima ed estiva poi è uno degli “eventi” dell’anno.
Stando a quanto raccolto dal Codacons, i saldi hanno segnato l’ennesima virata al negativo: una contrazione compresa fra il 5 e l’8% rispetto allo scorso anno. La stagione degli sconti era cominciata nelle città italiane a cavallo di inizio luglio e sono giunti a conclusione proprio in questi giorni. Circa di due mesi con la possibilità di usufruire appieno degli 80 euro in più in busta paga. Una spesa auspicata ma che, nei fatti, non si è tramutata in realtà.
Già i dati ufficiali Istat sulle vendite di giugno avevano registrato una sostanziale invarianza rispetto ai mesi precedenti. Nessun effetto dal bonus Irpef quindi, nemmeno in prospettiva. I dati Codacons non sono definitivi né ufficiali ma possono comunque anticipare una tendenza, che difficilmente trova spazio nelle statistiche ufficiali. Se nonostante una manciata di euro in più (in larghissima parte erosi da altri ricarichi), prezzi bassi e sconti a manica larga gli italiani non ritrovano le possibilità di spendere, allora questa tendenza porta il nome di sfiducia.
Filippo Burla