Roma, 10 ago – In attesa della presunta e annunciata (?) tempesta finanziario-giudiziaria d’autunno, il governo Conte continua a godere di una discreta salute con oltre il 60% dei consensi. Per la verità sarebbe più corretto parlare dei “tre governi” coordinati da Conte. A ben guardare coesistono, infatti, “un governo“ tecnico (rappresentato dai ministri Tria, Savona, Moavero) che serve a dare qualche garanzia a Bruxelles, “un governo” pentastellato che si occupa di economia con Di Maio, c’è, poi, un governo a trazione leghista con Salvini che sta affrontando le emergenze immigrazione e sicurezza.
A contrastare questo governo anomalo ma apprezzato dagli elettori rimane poco o nulla. Le opposizioni di “destra” con Berlusconi e di “sinistra” con Renzi non sembra abbiano qualcosa di serio da dire o da fare, se non qualche battaglia di retroguardia come quella sulla Rai. Per questo, secondo qualche osservatore, a contrastare il governo potrebbe essere solo un fattore “esterno”. Leggasi giudici in funzione anti-Lega o mercati finanziari con il famigerato spread. Ma anche una volta superato lo scoglio autunnale l’orizzonte dei “tre governi” resta oggettivamente limitato. Le divergenze tra verdi e gialli, dalla Tav ai vaccini, non si contano e si fa fatica a vedere quello Conte come un governo di legislatura. L’alleanza tattica Cinque Stelle e Lega avrà un duro banco di prova con le elezioni Europee.
Difficile che dopo il voto di primavera non ci siano ripercussioni nell’esecutivo. E qui il pallino passa nelle mani di Salvini che nelle urne si gioca la sua storica possibilità. A livello nazionale ed europeo. In Italia ha la possibilità di egemonizzare definitivamente il centrodestra, in Europa di diventare l’uomo di riferimento dei “populisti”. Questa doppia opportunità, però, Salvini se la può giocare solo se si metterà a capo di un Fronte Sovranista archiviando quel che resta del centrodestra berlusconiano. Il tempo dei tatticismi sta per finire ma è il tempo di radunare tutti coloro che in Italia vogliono difendere la Nazione e rifondare l’Europa anche a costo di archiviare l’esperimento dei “tre governi”.
Pino Martini
I tre "governi" attuali e la necessità di un fronte sovranista
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3 comments
Ma un sito così serio potrebbe evitare di fare articoli alla “Libero”? Seriamente preferite che Salvini rischi di governare con l’euro-servo Berlusconi piuttosto che avere tre governi che si occupino degli italiani?
Gli ultimi 3 giorni del 2018 ed i primi 3 del 2019 sarebbero un’ottima congiunzione astrale per il famoso……Piano B.
Schiavitù’ scimmiofila, scarafaggiofila…..