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Inchiesta su occupazioni, trema la giunta Marino: prendeva ordini dai centri sociali

by Francesco Pezzuto
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Maria Giuseppa Vitale, detta Pina, leader dell'Angelo Mai

Maria Giuseppa Vitale, detta Pina, leader dell’Angelo Mai

Roma, 26 apr – L’inchiesta del pm Luca Tescaroli riguardo alle occupazioni abusive nella capitale gestite dal Coordinamento Lotta per la Casa, che ha portato lo scorso marzo allo sgombero del centro sociale Angelo Mai e all’imputazione dei reati di estorsione, minacce, percosse e violenza privata per 40 indagati, investe oggi anche la giunta Marino a causa della pubblicazione di alcune intercettazioni telefoniche e ambientali riguardanti il vicesindaco Luigi Nieri (Sel) e l’assessore alla casa Daniele Ozzimo (Pd).

 

Interlocutrici dei due politici sono Giorgina Pilozzi, portavoce degli occupanti, e la nota Maria Giuseppa Vitale, detta Pina, personaggio chiave dell’inchiesta e leader del Coordinamento; l’ape regina che aveva ampi poteri decisionali all’interno delle strutture occupate e che gestiva i rapporti con politici e amministratori, dimostrando in più occasioni di porsi in una posizione di superiorità rispetto ai suoi interlocutori, giungendo a minacciarli più volte qualora fossero venuti meno agli impegni presi in difesa dell’Angelo Mai e delle altre occupazioni.

 

In un’intercettazione telefonica risalente al dicembre scorso, Pina riferisce a un collaboratore della Pilozzi di aver partecipato a una festa a casa dell’assessore Ozzimo e di averlo incalzato con frasi quali “adesso mi hai proprio rotto il cazzo, o in settimana questa cosa si fa o vi metto in ginocchio come ho messo in ginocchio la destra. Ora comincio a sterminare la Hertz (una delle occupazioni gestite dal Coordinamento nda) dieci famiglie le prendo a calci fino a fargli male”. E ancora: “Io alla Hertz ho speso 33mila euro, sono soldi miei e questi non pagano la cassa, ma stiamo giocando? E’ come in via delle Acacie che pagano in dieci persone e dentro ci stanno 40 famiglie”, definendo nel seguito della conversazione “questi quattro pidocchiosi” gli extracomunitari che non riuscivano a sostenere le spese richieste per non essere sbattuti per strada.

 

Luigi Nieri, vicesindaco di Roma

Luigi Nieri, vicesindaco di Roma

Il vicesindaco Nieri, invece, viene intercettato al telefono con la Pilozzi il giorno seguente allo sgombero dell’Angelo Mai, disposto dalla magistratura. La portavoce degli occupanti si preoccupa di chiedere se il Comune possa riottenere la struttura e disporne come meglio crede. La risposta di Nieri sembra essere rassicurante: “ieri sera abbiamo forzato la mano” dice riferendosi all’intervento nei confronti del magistrato, poi aggiunge “ce li hanno consegnati per rispetto alle due occupazioni, però veramente in un paio di ore facciamo tutto eh? Va bene. Intanto lì puoi dire che noi stiamo procedendo a quello che abbiamo detto ieri. Praticamente a far ripristinare lo stato precedente ai fatti”.

 

Il vice di Marino si fa dunque garante nei confronti del Coordinamento per la Lotta alla Casa, impegnandosi a ripristinare la situazione vigente prima dello sgombero, ovvero, in base a quanto sostenuto dalla procura, un’organizzazione senza scrupoli che gestiva a proprio piacimento alloggi e mense (in particolare quella dell’Angelo Mai, un vero e proprio ristorante senza alcuna autorizzazione e regolarizzazione fiscale), che imponeva agli occupanti, molti dei quali extracomunitari irregolari, non solo degli affitti mensili ma anche la partecipazione attiva a manifestazioni e cortei, pena l’espulsione dalle strutture. Sono numerose le testimonianze raccolte finora dagli inquirenti, alcune davvero cruente come quella della marocchina Souad Belakraquer, minacciata di morte poiché voleva raccontare che il 15 aprile del 2011, mentre lei stava per partorire, suo marito fu costretto da Pina e dal marito Giulio a partecipare alla prima occupazione della Hertz,  perché doveva “guadagnarsi” il posto in lista per lui e la sua famiglia.

 

Francesco Pezzuto

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Intercettazioni tra leader estrema sinistra e assessore PD svelano racket occupazioni 26 Aprile 2014 - 5:55

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LA MILANO DEI SUPPOSTI VINCITORI. Cori beceri, aggressioni e rifiuto dell’identità nazionale. Pisapia ha perso il controllo della città « ilgeppetto 29 Aprile 2014 - 12:26

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