Parigi, 28 apr – Lo chiamano ยซPatriottismo economicoยป. Versione riveduta e corretta del colbertismo seicentesco? Siamo nella stessa Francia, protagonista il ministro dellโEconomia Arnaud Montebourg. Politico rampante, deputato dellโAssemblea Nazionale dallโetร di 35 anni, sale al dicastero quando ad inizio aprile, sullโonda del tracollo del partito socialista alle elezioni amministrative, il presidente Hollande รจ costretto ad un rimpasto di governo. Serve un volto nuovo, in qualche modo di rottura: la scelta non puรฒ cosรฌ che cadere su chi in passato ha non poche volte criticato lโeccessiva austeritร imposta dallโUnione Europea, lamentando i vincoli imposti sugli aiuti di Stato.
A prima vista una mossa di trucco e parrucco. Ma cโรจ dellโaltro. Pur in orbita Parti Socialiste, Montebourg รจ in sostanza un indipendente che non ha lesinato anche attacchi alla mondializzazione, tanto da prendersi pure lโappellativo di โreazionarioโ da parte del fu presidente del Wto, Pascal Lamy, con il quale condivide peraltro lโaffiliazione partitica. Il presidente della Commissione europea Barroso si รจ addirittura spinto oltre, accostando Montebourg al Front National sulla base di unโequazione che vede qualsiasi critica allโUnione necessariamente populista e demagogica.
Eโ bastato accennare ad una qualche forma di protezionismo per far scatenare questo fuoco incrociato di sbarramento. Non male come performance. E sembra che il giovane borgognone (nato a Clamecy nel 1962) non abbia intenzione di fermarsi qui. Prima lโingresso dello Stato francese nel capitale di Peugeot con annesse forti critiche alla famiglia, costretta a liquidare parte della propria quota. Piรน recentemente il caso Alstom: รจ diventato infatti un caso lโeventualitร che lโamericana General Electric possa acquisire il ramo energia dellโazienda transalpina. Nel giro di poche ore, il comunicato del governo: ยซIl Governo, cosรฌ come i dipendenti della societร , ha saputo dell’esistenza di una proposta General Electric giovedรฌ mattina, da un lancio dell’agenzia di stampa Bloomberg. Nel contempo, Siemens ha formulato un’altra proposta, con la possibilitร di creare due campioni europei e mondiali. Dell’energia intorno a Siemens e dei trasporti intorno ad Alstom. Ge e Siemens sono due investitori importanti in Francia e due attori di primo piano e il Governo รจ pronto a esaminare i loro progetti e a parteciparvi finanziariamente, con la sola preoccupazione di proteggere gli interessi industriali francesiยป, si legge nella nota. Che prosegue: ยซGe e Alstom hanno il loro calendario, che รจ quello degli azionisti, ma il Governo ha il suo, che รจ quello della sovranitร economicaยป. La posizione di Montebourg sembra essere ferma: non esclude lโipotesi di cessione del ramo dโazienda, preferendo -e tra le righe cercando, per quanto diplomaticamente, di imporre- perรฒ la soluzione di una โpermutaโ con Siemes che permetta cosรฌ ad entrambe di potenziarsi reciprocamente.
Sovranitร , protezionismo, politica interventista, tutela delle eccellenze nazionali. La posta in gioco รจ alta: si tratta di almeno 10-11 miliardi cui Alstom potrebbe rinunciare in virtรน di un potenziamento dal punto di vista industriale. Rimane la distanza fra le velleitร e le scelte concrete che poi effettivamente seguiranno (Tremonti lโha dimostrato fin troppo bene), ma il riaffiorare di parole e concetti che sembravano essere uscite dal lessico della politica economica europea non puรฒ che essere ben accolto.
Filippo Burla
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[…] 21 giu – Alstom parlerร un po’ meno francese.ย Nonostante l’iniziale preferenza per la proposta di Siemens, in cordata con Mitsubishi, l’offerta degli americani di General Electric per la divisione […]
[…] differenze di trattamento ricevute in seno all’Europa ma soprattutto per far comprendere come il protezionismo sia una pratica ancora oggi usata, soprattutto quando ci sono di mezzo aziende di settori strategici di interesse […]