Venezia, 1 lug – Grande paura a Jesolo nella giornata di ieri. Una baby gang di trenta minorenni nordafricani e qualche italiano ha aggredito tre bagnini nel tratto di spiaggia all’altezza di piazza Trieste. Un raid punitivo in piena regola, finito con il ricovero in ospedale delle tre vittime. Lo riporta Il Gazzettino.
Regolamento di conti
Secondo una prima ricostruzione dei fatti tutto sarebbe avvenuto per una sorta di “regolamento di conti”, dopo che i tre guardiaspiaggia avevano rimproverato otto dei trenta ragazzi protagonisti del raid. Poco prima dell’aggressione, i bulli avevano occupato le sedie sdraio dell’Hotel Boston riservate agli ospiti della struttura e per questo motivo erano stati redarguiti e allontanati. Un successivo rimprovero era giunto a breve distanza, quando i ragazzi si erano introdotti nelle torrette dei bagnini. Due affronti nella stessa giornata devono essere sembrati troppi per questi adolescenti su di giri. Così i ragazzi, dopo aver chiamato i rinforzi – più di venti persone – si sono diretti verso i bagnini prendendoli a calci e pugni e seminando il terrore tra i presenti.
Identificati
Sul posto sono arrivati in pochi istanti polizia, carabinieri, polizia locale e Guardia costiera. Gli aggressori si sono dileguati rapidamente, scappando a piedi, nascondendosi persino sotto le auto in sosta davanti alla spiaggia. Dopo averli identificati tramite foto e video, in poche ore le forze dell’ordine sono riuscite rintracciarne una ventina. Nessun commento, per ora, dai vertici del consorzio. Il presidente della Federazione dei consorzi di Jesolo, Renato Cattai, ha così commentato il grave fatto di cronaca: «Purtroppo nel fine settimana arriva di tutto sulle nostre spiagge e non è facile controllare quello che accade in ogni punto dell’arenile. La presenza delle forze di polizia è fondamentale e chiediamo sempre che vi siano anche rinforzi».
Cristina Gauri