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Macerata: pakistano indagato per l’omicidio della figlia. Era già a processo per maltrattamenti

by admin
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Macerata, 26 feb – Ancora un omicidio di una giovane donna. Ancora una volta a Macerata. Una ragazza di 19 anni, Azka Riaz, è stata trovata morta in strada, pare investita mentre stava camminando sulla provinciale. Ma sulle reali cause della sua morte si è creato un giallo.
Sembrava si fosse trattato di un incidente stradale, in realtà man mano che passavano le ore sono emersi alcuni dettagli che hanno portato il padre della giovane, un muratore 43enne in procinto di ricevere la cittadinanza italiana, a essere indagato per omicidio preterintenzionale.
Azka, infatti, pare non sopportasse la rigida educazione basata sulle tradizioni pakistane impostale dalla famiglia. Voleva, come accade sempre più spesso alle figlie di immigrati musulmani che vivono in Italia, comportarsi come le sue coetanee. Ma il padre non era d’accordo. Da qualche tempo pare che in famiglia volassero schiaffi. Per questo era partita una segnalazione e il padre era finito a processo. Azka avrebbe dovuto testimoniare contro lui. Però è morta prima di poterlo fare.
In più da quanto emerso dal rapporto del medico legale, le lesioni rinvenute sul corpo della ragazza non sarebbero compatibili con un investimento stradale. Ai carabinieri il padre della giovane ha raccontato che un’auto forse l’avrebbe travolta, ma il conducente dell’auto in questione ha riferito di aver visto la ragazza sul ciglio della strada, a terra, esanime, di averla superata, non investita.
Sembra più probabile che la giovane sia morta per le botte che potrebbero averle provocato un’emorragia. Quando il corpo della ragazza è stato ritrovato il padre era a pochi metri da lei, in auto. Portato prima in caserma e poi trasferito in carcere ad Ascoli, secondo l’avvocato che lo difende, l’uomo sarebbe sereno anche se dice di essere distrutto per la morte della figlia. Riferisce di negare ogni addebito e fornisce una sua ricostruzione dei fatti. Si sarebbe trovato con la figlia nell’auto in panne e lei sarebbe scesa per spingere la vettura. Lui sarebbe ripartito e avrebbe fatto manovra, e sostiene che probabilmente mentre si è allontanato la figlia è scivolata e caduta.
Anna Pedri

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5 comments

Raffo 26 Febbraio 2018 - 12:55

Uomo di merda ed essere vile e bastardo………oddio la boldrina non si lamenta…….fatemi pensare…….pakistano, islamico e assassino…… presunto ovviamente……..e minnito cosa dice……gentilone non interviene……quanta viltà, quanta ignavia,quanta vergognosa indulgenza nei confronti della feccia straniera……..e questi pensano ai rigurgiti fascisti…….vigliacchi. Sono indeciso se facciano più pena o schifo…….

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Cesare 26 Febbraio 2018 - 2:16

La presidenta boldrina , che se mi chiama persona che è femminile mi offendo in quanto esssendo maschio voglio da lei essere chiamato persono,forse dirà che queste cose le fanno anche gli italiani.Ma molto probabilmente rimarrà in silenzio senza però nemmeno vergognarsi un pò

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blackwater 26 Febbraio 2018 - 2:36

quindi il problema di Macerata era un Luca Traini in quanto “fascista”.
A proposito,scommessina piccolina…scommettiano che dopo il 4 marzo finalmente sapremo le “attività” degli africani feriti dallo sparatore sui quali è calato un SILENZIO decisamente machiavellico ?

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Fabio 26 Febbraio 2018 - 3:00

Nessuna manifestazione sui cosiddetti femminocidi quando si tratta di immigrati e nella fattispecie mussulmani …!
vero Boldrina ???!!!

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Gianfranco Mergoni 26 Febbraio 2018 - 3:40

Mi viene da pensare: fin che si accoppano tra di loro… Una fattrice di probabili violenti e stupratori, o, alla meno peggio, portatori di deserto & degrado, in meno…..

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