Roma, 20 ott – La nota di aggiornamento al Def e contestuale manovra che sarà varata – tensioni nella maggioranza permettendo – nelle prossime settimane non sembrano convincere l’agenzia di rating Moody’s che ieri, a mercati chiusi, ha comunicato di aver declassato il rating dell’Italia. La decisione arriva al termine di una lunga analisi iniziata dall’agenzia americana in sede di insediamento del nuovo esecutivo gialloverde.
La valutazione sull’economia e segnatamente sullo stato dei conti pubblici passa così dal livello Baa2 al Baa3, mantenendo però un outlook stabile. Ciò significa che in prospettiva futura il rating italiano non rischia, almeno per il momento, di scivolare ancora più in basso: un ulteriore declassamento significherebbe il passaggio da investmente grade a speculative grade, con i nostri titoli di Stato equiparati a quelli “spazzatura”.
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Chiamare Moodys una agenzia la fà sembrare una istituzione indipendente mentre è noto che le società di rating sono società private controllate dalle oligarchie finanziarie ed il cui scopo è di arricchire i grandi speculatori.E’ noto che il giorno prima del crollo della banca Lehman Brothers che rovino’ tante persone della classe media le società di rating le avevano dato ottimi voti.Tanto queste società non rischiano niente; possono sempre dire che la loro analisi era sbagliata o che gli erano stati forniti dati sbagliati; loro non pagano mai e proprio per questo in Cina stanno facendo una agenzia di rating pubblica, per non essere schiavizzati dal votino dei banchieri
[…] al crac Enron, a quello della contea di Orange. E fino al caso dell’Italia, che dopo la recente revisione operata da Moody’s è oggi ad un passo dal vedere i propri titoli retrocedere al cosiddetto “speculative […]