Torino, 21 lug – In duecento partecipanti al “campeggio studentesco no Tav” ieri sera si sono prima concentrati nel campo sportivo di Giaglione poi hanno raggiunto in corteo,  la cancellata metallica rinforzata violando l’ordinanza interdittiva del Prefetto di Torino.

Incendio vicino ad area boschiva

I manifestanti hanno dunque ammassato legname e materiale infiammabile  davanti al cancello messo a protezione dell’area boschiva in cui c’è il cantiere. Le fiamme divampate hanno raggiunto l’altezza di quattro metri rischiando una pericolosa espansione verso il bosco. Parallelamente, oltre 200 individui cercavano di sfondare e fare irruzione utilizzando un tronco come ariete.

Lancio di razzi e bombe carta

Altre quindici persone hanno dato inizio ad un lancio di pietre, petardi, bombe carta e razzi da segnalazione nautica; dopo questa iniziativa si sono nuovamente allineati e riuniti al resto del corteo per far rientro in corteo a Giaglione.

La Digos indaga sui centri sociali

Gli agenti Digos hanno riconosciuto tra i manifestanti  20 militanti dei centri sociali; verranno denunciati per violazione del provvedimento prefettizio  e anche per accensioni pericolose. Due di essi sono una militante catanese e un esponente del centro sociale Askatasuna; loro saranno denunciati all’Autorità Giudiziaria per inottemperanza al foglio di via obbligatorio dal comune di Giaglione. Tramite le immagini delle telecamere nascoste sono in corso le indagini per individuare altri manifestanti che hanno partecipato alla parte violenta della protesta.

Ilaria Paoletti

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