Roma, 24 mar – La cupola c’era, anzi no. Il processo contro il “sistema Moggi” si conclude con la solita sentenza pilatesca: l’ex dg della Juventus e l’ex ad bianconero Antonio Giraudo vengono giudicati colpevoli di associazione a delinquere, ma la pena viene prescritta.
Scagionati da ogni accusa gli ex arbitri Paolo Bertini e Antonio Dattilo. Confermata invece la condanna a 10 mesi di reclusione (pena sospesa) per l’ex arbitro Massimo De Santis, che aveva rinunciato alla prescrizione.
Quindi il sistema volto a condizionare il campionato ci fu, ma non si capisce bene insieme a chi: dei 37 imputati iniziali solo uno ha ricevuto una condanna definitiva (De Santis). Altri due arbitri (Bertini e Dattilo) e un designatore (Mazzei) vengono scagionati. Delle oltre cinquanta partite finite sotto la lente di ingrandimento dei giudici ne sono rimaste cinque.
In sostanza, Calciopoli penalmente è stata affare di due arbitri: oltre a De Santis, Racalbuto, prescritto in Appello. Insomma, una sentenza che non accontenta né gli innocentisti né i colpevolisti. Moggi, in ogni caso, ha alla fine buon gioco nell’ironizzare: “Abbiamo scherzato per nove anni: il processo si è risolto nel nulla, solo tante spese. E’ stato accertato che il campionato era regolare, regolari i sorteggi e le conversazioni con le schede estere non ci sono state”.
Si conclude così il processo che ha rappresentato un vero punto di non ritorno per la Serie A e che ha visto nell’estate del 2006 il campionato scosso da un terremoto che culminò con la retrocessione della Juventus in serie B nonché con l’annullamento degli scudetti vinti durante le stagioni 2004-2005 e 2005-2006.
Roberto Derta
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[…] Di Roberto DertaLa cupola c’era, anzi no. Il processo contro il “sistema Moggi” si conclude con la solita sentenza pilatesca: l’ex dg dellaJuventus e l’ex ad bianconeroAntonio Giraudo vengono giudicaticolpevoli di associazione a delinquere, ma la pena viene prescritta.Scagionati da ogni accusa gli ex arbitriPaolo Bertini e Antonio Dattilo. Confermata invece la condanna a 10 mesi di reclusione (pena sospesa) per l’ex arbitro Massimo De Santis, che aveva rinunciato alla prescrizione.Quindi il sistema volto a condizionare il campionato ci fu, ma non si capisce bene insieme a chi: dei 37 imputati iniziali solo uno ha ricevuto una condanna definitiva (De Santis). Altri due arbitri (Bertini e Dattilo) e un designatore (Mazzei) vengono scagionati. Delle oltre cinquanta partite finite sotto la lente di ingrandimento dei giudici ne sono rimaste cinque.In sostanza, Calciopoli penalmente è stata affare di due arbitri: oltre a De Santis, Racalbuto, prescritto in Appello. Insomma, una sentenza che non accontenta né gli innocentisti né i colpevolisti. Moggi, in ogni caso, ha alla fine buon gioco nell’ironizzare: “Abbiamo scherzato per nove anni: il processo si è risolto nel nulla, solo tante spese. E’ stato accertato che il campionato era regolare, regolari i sorteggi e le conversazioni con le schede estere non ci sono state”.Si conclude così il processo che ha rappresentato un vero punto di non ritorno per la Serie A e che ha visto nell’estate del 2006 il campionato scosso da un terremoto che culminò con la retrocessione della Juventus in serie B nonché con l’annullamento degli scudetti vinti durante le stagioni 2004-2005 e 2005-2006.Fonte:http://www.ilprimatonazionale.it//primo-piano/processo-calciopoli-prescritto-19664/ […]