Londra, 19 dic – “Salta come un nero e afferra soldi come un ebreo”. Questo il testo del tweet associato all’immagine di Super Mario (il personaggio dei videogiochi Nintendo), che è costato a Mario Balotelli un turno di stop, 25mila sterline di multa e un corso di rieducazione obbligatorio. L’accusa che gli muove la Federcalcio inglese è quella di razzismo.
Nonostante le pronte scuse dell’ex attaccante rossonero affidate sempre a twitter ( “Chiedo scusa ai miei compagni e ai tifosi se ho fatto qualcosa che può penalizzare il Liverpool . Quello che è successo non si ripeterà più”) la federazione ha ritenuto necessario punire il giocatore considerando la sanzione un “avvertimento – si legge nella nota ufficiale – per la sua condotta futura”.
Chi di buonismo ferisce di buonismo perisce ci verrebbe da dire. Proprio lui infatti che aveva denunciato a più riprese un atteggiamento discriminatorio nei suo confronti in quanto non bianco, ora si trova a essere punito per un tweet giudicato razzista e discriminatorio. Ma c’è di più. Dovrà sostenere un corso di rieducazione, in pieno stile 1984, per evitare altri comportanti del genere.
Lui, il simbolo dell’integrazione per la Kyenge e lo sponsor vivente dell’antirazzismo viene giudicato e punito perché colpevole di comportamenti razzisti. Cortocircuiti del pensiero debole.
Rolando Mancini