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Vogliono più soldi: immigrate si barricano e aggrediscono i carabinieri

by admin
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Solarino, 13 set – Ancora una rivolta di immigrati per il cosiddetto pocket money, la paghetta che viene elargita a quanti sono ospiti dei centri di accoglienza italiani. Questa volta a protestare sono state le donne, e il fatto è accaduto in provincia di Siracusa, a Solarino. Cinque ospiti del centro “Cenacolo domenicano” si sono barricate nella struttura perché da mesi le ospiti non hanno ricevuto i soldi che spettano loro.
Per sedare la protesta sono intervenuti i carabinieri, che sono stati aggrediti dalle immigrate inferocite, con bastoni, morsi, calci e pugni. Cinque di loto sono state arrestate, e a loro carico è stata formulata l’accusa di lesioni e resistenza a pubblico ufficiale. Due sono state catturate subito, mentre altre tre sono state fermate dopo aver tentato una fuga nelle vie che circondano la struttura e cercato riparo in alcune cascine vicine.
Si tratta di donne giovani, tra i 18 e i 25 anni, alcune incinte, tutte in attesa di vedersi riconosciuto lo status di rifugiate. I loro Paesi d’origine sono Nigeria e Costa d’Avorio. Hanno impedito agli operatori che gestiscono il centro di accoglienza di entrare nella struttura, e hanno eretto delle vere e proprie barricate. Anche i carabinieri sono stati costretti a entrare da un ingresso secondario. Alcune donne hanno intimato alle ospiti in gravidanza di sdraiarsi davanti alle barricate per evitare che i carabinieri le spostassero. Tutte le donne arrestate sono state identificate e portate nel carcere femminile di Catania.
Il centro di accoglienza “Cenacolo domenicano” di Solarino, che ospita solo donne, non è nuovo a disordini causati dalle immigrate. Nel maggio dello scorso anno una nigeriana di 21 anni per futili motivi ha accoltellato una connazionale, ferendola più volte alla fronte, al braccio destro ed all’avambraccio sinistro.
Anna Pedri

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dino de fasto 13 Settembre 2018 - 1:06

La sciocca boldrina che dice?

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alessandra bonanno 13 Settembre 2018 - 1:24

altro casino perfettamente evitabile se avessimo chiuso i porti prima

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Ragnarok 13 Settembre 2018 - 4:57

Intollerabile oltre ogni limite. Da rispedire immediatamente a casa loro (a spese dei loro stati di origine) nella migliore delle ipotesi, altrimenti regalarle allo stato del Mississippi.

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Luca 13 Settembre 2018 - 8:24

Perché non lo fanno nel loro paese? perché con le loro leggi le prenderebbero a calci in culo,visto come vengono considerate le donne dal Corano.sempre più schifo! Italia agli Italiani!

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Meme 14 Settembre 2018 - 6:25

Ma perché dobbiamo tenerci questo schifo? Nessuno permetterebbe tanto a casa propria ma si dimentica che l’Italia è la nostra casa…. Allora perché lo si permette? Forza Matteo Salvini, il politico che sta cercando disperatamente di mantenere fede alle sue promesse, che fanno parte di un programma votato da noi italiani. Forza Giorgia Meloni, una patriota che non ha paura di far sentire la propria voce. Via tutti i clandestini e subito.

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ANTERO 14 Settembre 2018 - 9:02

La presenza di costoro sul sacro suolo della Patria è un autentico oltraggio alla gloriosa Civiltà dei Cesari !

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