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Né maschio né femmina, ma "Gender X": ecco il regalo di New York ai neonati

by Valerio Benedetti
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New York, 13 set – L’ideologia gender fa passi da gigante. La città di New York, guidata dal sindaco democratico Bill de Blasio, ha di recente stabilito che i genitori potranno specificare il sesso dei propri figli sul certificato di nascita con la dicitura neutra «Gender X». In pratica, né maschio né femmina. La decisione, salutata con entusiasmo dalla comunità Lgbt, è stata presa a larga maggioranza dal City Council: «Oggi è una giornata storica per New York, sempre più campione mondiale sul fronte dell’inclusività e dell’uguaglianza», ha commentato a caldo il portavoce del Consiglio comunale Corey Johnson. La legge entrerà in vigore dal 1° gennaio 2019.
Saranno dunque i genitori a stabilire il sesso del proprio bambino. E lo potranno fare – questo è il punto cruciale – senza il bisogno di una certificazione medica. «I newyorchesi non avranno più bisogno della documentazione di un dottore per cambiare il proprio genere sul certificato di nascita, e non saranno più trattati come se la loro identità fosse una questione medica», ha infatti aggiunto sempre Johnson. In pratica: il sesso di mio figlio non è un fatto biologico, ma il frutto di una mia scelta arbitraria. In altre parole, è del tutto irrilevante che un bambino abbia i genitali maschili o femminili. Se dei «genitori» trans, ad esempio, decidono che il proprio «figlio» è gender-neutral, l’anagrafe di New York sarà obbligata a sancire sul certificato di nascita questa aberrazione.
La battaglia per il «Gender X», in particolare, è stata ed è tuttora combattuta dall’avvocato transessuale Carrie Davis, che infatti ha cantato vittoria parlando di una «decisione eccezionale». In effetti, alcuni Stati americani, tra cui la California, già permettono di modificare il sesso sul proprio certificato di nascita senza la relativa certificazione medica. Tuttavia, l’opzione «X» non è contemplata: rimangono a disposizione solo le «classiche» diciture maschio e femmina. In questo senso, la città di New York ha creato un precedente che potrebbe causare un effetto domino sugli altri Stati. Si tratta, pertanto, dell’ennesimo, forse decisivo passo verso la destrutturazione totale dell’identità sessuale dei bambini, vere e proprie vittime inconsapevoli di un’ideologia che – è il caso di dirlo – ormai non guarda più in faccia a nessuno.
Valerio Benedetti

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2 comments

Raffo 13 Settembre 2018 - 2:38

Cazzo…….ma erano veramente questi i problemi dei cittadini di New York??? bill de blasio , un sindaco che tutti ricorderanno per aver riportato una città nella cloaca in cui era finita decenni prima……..auguri.

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Fabio 13 Settembre 2018 - 5:17

Follia allo stato puro! Vengono accontentati i capricci delle solite minoranze..

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