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Elon Musk da paladino “verde” a inquinatore seriale

by Ilario Maiolo
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elon musk inquinamento

Roma, 29 ago – Elon Musk proprietario di Tesla e del gruppo Space X ha cercato di rivoluzionare, oltre al mercato automobilistico anche lo stile di vita dei nuovi ricchi. Ancora ad oggi non possiamo avere chiari i dati inquinanti derivanti dalla sostituzione e riciclo delle batterie delle auto elettriche, ma un dato certo si ha sulle migliaia di sonde e satelliti privati lanciate nello spazio dal magnate americano.

Tesla: smaltimento e riciclo batterie, ancora un mistero

Non si può discutere oggettivamente sugli impatti ambientali nel breve periodo comparando un’auto elettrica ed una a motore termico. Certamente i benefici della prima, per quanto riguarda le emissioni gassose, sembrano nettamente migliori. Il quesito rimane: cosa ne sarà delle batterie una volta dismesse e, soprattutto, quanto conviene all’ambiente alimentare una colonnina elettrica per farla funzionare?

Bisogna ricordare che rispetto alle batterie comuni, quelle delle auto contengono materiali molto più inquinanti. Come ad esempio nickel e cobalto. Inoltre, l’estrazione di questi materiali sta crescendo esponenzialmente causando sfruttamento di lavoro minorile e deforestazione di molte zone africane. L’Unione Europea sta pensando ad una direttiva per obbligare tutti i grandi produttori delle e-car a garantire il riciclaggio totale delle batterie. Per ora solo il 5% delle batterie sarebbero riciclate dai costruttori. La soluzione trovata da alcuni studiosi sarebbe quella di utilizzare le batterie esauste per alimentare opere a basso voltaggio come, ad esempio, l’illuminazione stradale. Le modifiche strutturali di questo progetto non rientrerebbero tuttavia tra l’equilibrio costi e benefici.

Viaggi privati e sonde nello spazio: un lusso dell’inquinamento firmato Elon Musk

Da un’impresa compiuta dall’uomo che sembrava impossibile, nel 2021 si cerca di progettare un’intera nazione su altri pianeti, quasi una cosa utopica. Tra i promotori del progetto troviamo anche il proprietario della casa automobilistica Tesla: Elon Musk in persona. Nonostante il miliardario produca macchine interamente elettriche e si ritenga sostenitore della lotta contro il riscaldamento globale, si ostina a fare esperimenti su esperimenti per trovare il razzo spaziale più corretto.

Siamo tutti un po’ incuriositi di vedere realizzarsi uno dei tanti film fantascientifici presenti sul mercato. Sembra però un paradosso assurdo: per capricci di poche persone ci rimette un intero pianeta. Da alcuni studi è emerso che i lanci spaziali emettono 100 volte più CO2 rispetto a un volo intercontinentale per passeggero. In pochi secondi viene rilasciata la stessa quantità di gas serra che emette un volo con a bordo 100 persone in più rispetto a un razzo.

Ilario Maiolo

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4 comments

massimosconvoltosimo Sconvolto 29 Agosto 2021 - 7:26

L’ho scritto da anni
https://massimosconvolto.wordpress.com/2019/02/16/eco-bufale/
Le macchine ibride elettriche sono cancri ambientali ma i boccaloni vedono solo l’assenza del tubo di scarico non vedono la presenza di una batteria da 600/700kg. (Tesla altri non ho dati) che in dieci anni andrà a soffocare l’ambiente perché rendere la sostituzione della batteria antieconomico è il trucco per costringere la gente a cambiare auto e addirittura prima del mio articolo il cartello dei costruttori avevano limitato la vita delle batterie ad 8 anni.
Ci sono ancora delle Balilla, delle Topolino perfettamente funzionanti che circolano come auto storiche.
Serviva un trucco per superare l’immortalità del motore a combustione interna se no potevano chiudere
https://ogigia.altervista.org/Portale/articoli/63-economia/359-milioni-di-auto-invendute-arrugginiscono-senza-che-nessuno-le-compera
purtroppo ignoranti boccaloni convinti di salvare i loro figli li uccideranno comperando cancri ambientali.

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fabio crociato 30 Agosto 2021 - 9:17

Egregio I.Maiolo, i dati non possono saltare fuori perché manco li conoscono; siamo noi che dobbiamo acquistare le loro “cagate al buio” e mantenere così ben remunerata la loro ricerca e sviluppo sempre più caratterizzata dal menefreghismo circa le conseguenze. Tanto sono sempre liberi di chiudere baracca e burattini e traslocare verso nuove avventure (per loro, disavventure per gli altri), ovviamente sempre a spese dei forzati gonzi. E la chiamano professionalità…!!
Nella migliore delle ipotesi, a volergli dare una qualche buona fede, viene ovvio chiedersi perché tutto in tempi così ravvicinati? E qui cade l’ asino.

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