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Gamestop, Musk dice la sua: “Vendere azioni che non possiedi? E’ una truffa”

by Ilaria Paoletti
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Musk Gamestop

Los Angeles, 29 gen – Il patron di Tesla Elon Musk non poteva non dire la sua su quanto sta accadendo con l’affaire Gamestop. Il miliardario se la prende con la pratica dello shorting, e mette in chiaro le sue idee.

Musk e l’affare Gamestop

“Non puoi vendere case che non possiedi. Non puoi vendere auto che non possiedi. Ma
puoi  vendere azioni che non possiedi !?” scrive su Twitter Musk ” Queste sono cazzate. Lo shorting è una truffa. E’ legale solo per recessi di vecchie ragioni”. Il riferimento del magnate di Space X è relativo a quanto sta accadendo attorno alle azioni della catena Gamestop, in grossa crisi a causa della progressiva diminuzione di importanza delle consolle di gioco. Le sue azioni, quotate sul Nasdaq, sono finite nel mirino degli utenti del social network Reddit. Questi, con un semplice passaparola, hanno spinto al rialzo i corsi di borsa della società. Innescando una spirale che li ha portati a sfiorare i 500 dollari, in un turbinio di saliscendi che non sembra al momento avere ancora fine. Giusto per capirci: quando Gamestop dominava il comparto a fatica superava i 60 dollari ad azione. Un manovra di opposizione ai fondi d’investimento che, come degli squali che girano attorno a un animale in difficoltà,  avevano scommesso sul ribasso della catena di vendita di videogame.

Lo shorting 

Lo shorting a cui si riferisce Musk è un modo per guadagnare scommettendo che il prezzo delle azioni di una società scenderà. Detta in italiano “vendita allo scoperto”,o vendita a nudo, è un’operazione finanziaria che consiste nella vendita di titoli non direttamente posseduti dal venditore, ma presi in prestito dietro il versamento di un corrispettivo, con l’intento di ottenere un profitto a seguito di un movimento ribassista in una borsa valori. Si tratta di un’operazione prettamente speculativa e che deve concludersi in breve tempo.

Nel frattempo, Musk ha commentato anche riguardo al DogeCoin, valuta virtuale nata “per scherzo”, postando su Twitter l’immagine di copertina di un magazine (“Dogue”) parodia di Vogue. Risultato è che il prezzo della moneta “parodia” Dogecoin  è volato di oltre +50% soltanto nell’ora successiva al tweet di Musk.

Ilaria Paoletti

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