
Appena i militanti di Cpi se ne sono andati, il primo cittadino ha dato mandato di blindare tutta la struttura e non far entrare nessuno. Senonché, all’interno della tensostruttura, c’erano ancora materiali relativi al catering e ad altri fornitori, che nulla sapevano della querelle politica e chiedevano solo di tornare in possesso dei loro beni.
Alla fine i carabinieri della locale stazione hanno dovuto far presente ai funzionari del comune di Castano che stavano commettendo un abuso trattenendo materiale non di loro proprietà e neanche di CasaPound, ma di semplici operatori commerciali.
Ma c’è di più. Ora la polemica è sui presunti danni alla tensostruttura lasciati dai “barbari” della tartaruga frecciata. Del resto se si dà l’autorizzazione per una festa preparata nell’arco di qualche mese e poi la si ritira il giorno prima, è ovvio che si mettono gli organizzatori nella posizione di doversi arrangiare.
Al termine della kermesse, tuttavia, CasaPound ha mandato un furgone per fare le pulizie finali dell’area e un fabbro per cambiare le serrature rotte per motivi di sicurezza. La polizia locale a presidio dell’area, tuttavia, ha comunicato che le ferree disposizioni del sindaco sul fatto che nessuno potesse entrare. È stato il Comune di Castano, quindi, a far in modo che le riparazioni e le pulizie finali non venissero completate, come si vede dal video diffuso da CasaPound Milano. Per Pignatiello, questa festa assume sempre più i caratteri dell’incubo interminabile…
Castano, l'ultima del sindaco: si lamenta dei danni e non fa entrare chi li ripara
305
previous post