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La verità di Assad: "Rifugiati: la colpa è solo dell'Occidente"

by Ada Oppedisano
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assad seaDamasco, 16 set – Bashar Al-Assad ha rilasciato in queste ore una intervista ai media russi (RT, Rossiyskaya Gazeta, Channel 1, Russia 24, RIA Novosti, NTV channel) riguardo la minaccia rappresentata dal terrorismo internazionale che va diffondendosi dentro e fuori la Siria.
I temi trattati sono stati la necessità di costituire un fronte unito sia contro il jihadismo sia contro la propaganda occidentale sul tema dei rifugiati e di come trovare delle soluzioni per fare uscire la Siria da questa guerra che ormai sta entrando nel quinto anno.
Secondo le parole del presidente Bashar Al-Assad non sarà possibile raggiungere alcun obiettivo volto all’ottenimento della pace se continuerà ad esistere il terrorismo sul suolo patrio: “È impossibile fare qualsiasi cosa finché ci saranno persone uccise, finché non si fermeranno le stragi e la gente continuerà a sentirsi insicura […] possiamo raggiungere il consenso, ma non potremmo renderlo reale finché non verrà sconfitto il terrorismo in Siria. Dobbiamo distruggere il terrorismo, non solo l’ISIS”.
Per quanto concerne il tema dell’immigrazione le parole del presidente si sono rivolte contro la buonista propaganda occidentale, dando la responsabilità di questo disastro umanitario all’Europa e ai suoi alleati: “Con un occhio l’Occidente piange per i rifugiati, con l’altro punta contro di loro la mitragliatrice”.
È dall’inizio della guerra, infatti, che, secondo il quanto dichiarato da Assad, l’Occidente supporta i terroristi considerandoli prima parte di un risveglio pacifico, in un secondo momento identificandoli come opposizione “moderata” e solo da ultimo come terroristi dell’ISIS o Al-Nusra: ma la colpa, secondo la propaganda occidentale, è sempre dello Stato siriano, del regime siriano o del presidente siriano.
“Fino a che seguiteranno con questo tipo di propaganda – ha detto – avranno sempre più rifugiati. La questione non è stabilire se l’Europa li accetti o meno nei suoi territori come rifugiati di guerra, la centralità della situazione va ricercata nel fatto che non bisogna avere a che fare con la causa dei flussi migratori. Se avete paura dei rifugiati, smettete di supportare il terrorismo. Questo è quello che pensiamo riguardo la crisi. Questo è il vero cuore del problema dei rifugiati siriani”.
Continua il presidente Bashar Al-Assad sul tema del terrorismo, ribadendo come esso sia supportato dalle potenze straniere : “Credo che ogni società o individuo patriottico debba unirsi e combattere quando c’è un nemico da sconfiggere, che sia esso straniero o no. Se chiedessimo a ogni siriano cosa volesse davvero la prima risposta sarebbe sicurezza per ogni persona e per ogni famiglia”.
L’attacco politico del presidente si sposta direttamente contro la Turchia e su come questo paese fornisca armi, denaro e volontari ad Al-Nusra e all’ISIS; ma Erdogan e Davatoglu non farebbero una sola mossa senza l’appoggio dei paesi occidentali e degli Stati Uniti. Di conseguenza “ISIS e Al-Nusra sono supportati dall’Occidente, che utilizza il terrorismo come una carta da estrarre dalle tasche al momento opportuno di volta in volta. Adesso vorrebbero usare Al-Nusra contro l’ISIS, ma non si rendono conto che per noi, tutti questi gruppi criminali sono terroristi ed estremisti, non esistono moderati come vorrebbero farci credere: imbracciano armi e uccidono civili nello stesso modo”.
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Si potrà cominciare a tessere un dialogo soltanto quando Turchia, Qatar, Arabia Saudita, Francia, Stati Uniti e altri paesi, si renderanno conto che “il terrorismo è come uno scorpione che messo nelle tasche può trafiggere. Quando questo accadrà potremo cominciare a cooperare come una vera e non fasulla coalizione contro il terrorismo”.
Per il presidente Assad, l’Europa è colpevole: le vittime del mare non sono più gravi delle persone che vengono uccise ogni giorno in Siria: “Riuscireste a sentirvi tristi per la morte di un bambino in mare e non per la morte di migliaia di bambini che vengono uccisi in Siria? Per gli uomini, le donne, gli anziani? Questo doppio standard europeo non è più accettabile. Il principio è lo stesso. L’Europa è responsabile perché supporta il terrorismo”.
 
Ada Oppedisano

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