Home ยป I Trattati di Roma compiono 60 anni. Ed รจ ora che l’Ue vada in pensione

I Trattati di Roma compiono 60 anni. Ed รจ ora che l’Ue vada in pensione

by Filippo Burla
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trattati di roma firma 1957Roma, 19 mar – Ricorre, in questi giorni, il sessantesimo anniversario della firma dei Trattati di Roma, primo passo per l’avvio di quel processo di integrazione economica e politica che porterร , ai giorni nostri, alla costituzione della Comunitร  prima e dell’attuale Unione Europea dopo.

Costituiti da due diversi accordi – il Tcee, che istituiva la Comunitร  economica europea e il Tceea, che dava il via alla creazione della Comunitร  europea dell’energia atomica – firmati a fine marzo del 1957, i Trattati di Roma rappresentarono, a pochi anni dall’istituzione (nel 1951) della Ceca, la comunitร  europea del carbone e dell’acciaio, il passaggio fondamentale per tutti i successivi sviluppi dei rapporti fra le nazioni europee. Le quali, ancora alle prese con i postumi della guerra, cercavano strumenti adatti a gestire i rapporti fra vicini di casa, senza perรฒ rinunciare ai rispettivi ambiti di sovranitร .

Gli accordi erano infatti specifici, su singole materie come appunto le fonti di energia, il commercioย intracomunitario e internazionale, l’introduzione di primi abbozzi di politiche comuni e coordinate in merito a settori come agricoltura e trasporti. Nulla a che fare, comunque, con quel mostro burocratico ed invadente che, con il passare degli anni, l’Ue รจ diventata.

L’Europa ha indubbiamente conosciuto anni migliori, ma solo perchรฉ le collaborazioni multilaterali – nel pieno rispetto, cioรจ, delle prerogative di ciascuno – rappresentanoย l’unica strada percorribile. Se รจ stato possibile, ad esempio, costruire un “modello Airbus” – stiamo parlando dell’unico soggetto al mondo capace di confrontarsi e sconfiggereย il colosso americano Boeing, non di un’app capace di durare al massimo qualche anno – ciรฒ non ha nulla a che fare con i dettami della Commissione, con i regolamenti licenziati dal parlamento e nemmeno con le direttive Bolkestein o con l’austeritร  imposta per salvare la moneta unica.

Perchรฉ nel frattempo questo รจ successo: dopo anni di crisi esacerbata dalle storture comunitaria, a un decennio dalla celebrazione del mezzo secolo dei Trattati di Roma, con il compimento dei sessant’anni dei primi abbozzi di Unione l’etร  della maturitร  sta ormai lasciando il posto a quella della vecchiaia. E, se la Fornero ci consente, forse รจ arrivato il momento di pensare alla pensione per una Ue che da propulsore รจ diventato un motore che gira a vuoto, zavorra a peso morto. A parte per chi, con lungimiranza come la Gran Bretagna, ha giร  deciso di darci un taglio netto.

Filippo Burla

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