Roma, 23 dic – Le vie che portano la Chiesa ad aprire le porte sono infinite, soprattutto quando non si tratta dei portoni vaticani. A Natale poi, si sa, dovremmo essere tutti più buoni. Il problema è quando si confonde la misericordia cristiana con il buonismo politicamente corretto, mantello di cui si ammanta con una certa perseveranza il pontefice argentino. A pochi giorni dal Natale, Papa Francesco è tornato per l’ennesima volta a parlare di accoglienza degli immigrati, tanto per non rischiare di cambiare argomento. Durante l’Angelus, Bergoglio ha detto che il Natale per tanti è “il momento di tornare in famiglia” ma “tante persone non ha questa possibilità”.
Il pontefice ha così pensato di rivolgersi in particolare “a tutti coloro che sono lontani dalla loro famiglia e dalla loro terra”. Auspicando per loro di tornare a casa ad abbracciare parenti e amici? Neanche per sogno. “Il nostro Padre celeste non vi dimentica e non vi abbandona. Se siete cristiani, vi auguro di trovare nella Chiesa una vera famiglia, dove sperimentare il calore dell’amore fraterno. E a tutti coloro che sono lontani dalle loro famiglie, cristiani e non cristiani, dico: le porte della comunità cristiana sono aperte”, ha sentenziato Bergoglio riferendosi senza troppi giri di parole agli immigrati che tutti i “buoni cristiani” dovrebbero accogliere.
Il solito sermone dunque, la consueta tirata di orecchie a chi non si allinea alla sua visione delle porte aperte che ovviamente Papa Francesco ritiene prerogativa insindacabile della Chiesa. D’altronde, dopo il plauso del Vaticano al Global Compact delle Nazioni Unite, giunto da Marrakesh la scorsa settimana, non poteva mancare l’ennesima spinta immigrazionista di Bergoglio.
Eugenio Palazzini
Bergoglio insiste: “A Natale apriamo le porte agli immigrati”
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10 comments
Essere indegno e nauseabondo,ignobile aguzzino di poveri italiani, ridotti a schiavi e sudditi dal regime cattocomunista e da una casta radical comunistoide che ci affama e ci rende miseri,servi dei parassiti nullafacenti, ingami come questo papa pro islam e fecciaglia negroide. Schifo allo stato puro.
Il tuo commento abbonda di ignoranza. Taci che fai miglior figura
Sto cazzo di Papa è il primo parassita inutile. Perché non sposta il Vaticano in Africa. Ipocrita sta tutto blindato nel lusso .
Pedofili ipocriti
Bene incomincia prima lei…ha più spazio dove ospitare.
a patto che le richiudiamo a Santo Stefano
Il papà più coglione del secolo . E non dimenticate L ordine religioso a cui appartiene , i soldati di Cristo , coloro che nei secoli hanno massacrato le popolazioni del sud America e del oriente poiché non cattolici . Bella razza di ipocriti e sterminatori ed ora viene a fare il puro e il santo accoglitore
Qui l’unica cosa da aprire è il tucul, caro signor Bergoglio.
[…] dunque ai cosiddetti “porti chiusi” e alla necessità di accogliere gli immigrati. La solita retorica di Bergoglio insomma, che ha incaricato questa suora di dar voce alla sua politica sempre più orientata […]
[…] dunque ai cosiddetti “porti chiusi” e alla necessità di accogliere gli immigrati. La solita retorica di Bergoglio insomma, che ha incaricato questa suora di dar voce alla sua politica sempre più orientata […]
[…] con al centro i migranti” – tanto per non rischiare di cambiare argomento. D’altronde ormai da diversi anni insiste su questo […]