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Como, i commercianti contro il corteo antifascista: “Bloccate una città, fateci lavorare”

by La Redazione
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Como, 5 dic – I commercianti di Como, a differenza di qualche ex parlamentare spaventato da fantomatiche onde nere e che incassa un lauto vitalizio (ogni riferimento a improvvisati registi già animatori del Pd è puramente casuale) hanno bisogno, giustamente, di lavorare ogni santo giorno. A maggior ragione adesso che si avvicinano le festività natalizie, periodo abitualmente fondamentale per le vendite dei negozi.

Mentre i partiti di sinistra e le solite associazioni, o pseudo tali, antifasciste si sono mobilitati in vista del corteo indetto il 9 dicembre contro, udite udite, “ogni fascismo e intolleranza” (a seguire serie di sbadigli dei lettori), il presidente di Confesercenti Claudio Casartelli ha inviato una lettera al sindaco e al prefetto di Como spiegando la contrarietà dei commercianti a questo corteo. Si tratterebbe infatti, scrive Casartelli, di un “pregiudizio economico notevole” per i negozianti in uno dei giorni di “massima vendita” considerata la coincidenza col Ponte dell’Immacolata.

“E’ una giornata in cui tradizionalmente a Como – si legge ancora nella lettera firmata dal presidente di Confesercenti – si riversano migliaia di persone per gli acquisti Natale e per partecipare alla Città dei Balocchi (tradizionale festa locale per bambini e famiglie, ndr): se la città di Como risultasse bloccata per la manifestazione nazionale, gli esercenti e gli ambulanti sarebbero costretti forzatamente a rinunciare al guadagno di una delle giornate di massima vendita. Il pregiudizio economico per questi lavoratori sarebbe notevole e non comprensibile: i nostri associati ci hanno già manifestato tutta la loro preoccupazione”.

Ovviamente gli organizzatori della manifestazione al momento restano sordi alle richieste dei commercianti, in pieno stile alienati alla ricerca di un mondo reale perduto. A loro, con tutta evidenza, delle esigenze lavorative dei cittadini interessa ben poco. Sono completamente assuefatti da una retorica antifascista che oltre a risultare assurda e inutile ormai a chiunque (tranne che a loro appunto), finisce per danneggiare visibilmente anche chi ogni giorno cerca semplicemente e legittimamente di svolgere il proprio mestiere. Senza trovarsi di fronte fastidiose sceneggiate.

Alessandro Della Guglia

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3 comments

Tony 5 Dicembre 2017 - 8:15

………….per fortuna sua, Gesù bambino, nascerà più avanti e non avrà modo d’incontrare questa razza di ebrei..altrimenti rischiava una precoce crocifissione..

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serena 6 Dicembre 2017 - 8:48

State tranquilli saranno i soliti quattro fessi circondati da altrettanti clandestini

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