Roma, 3 lug – Divieto di fumo su tutte le spiagge libere, gli arenili e le aree demaniali costiere. E’ la proposta di legge presentata dal Partito Democratico, con primo firmatario l’onorevole Mario Morgoni, componente della commissione Ambiente alla Camera, sulla falsa riga di una legge in vigore da anni negli Stati Uniti, patria ideale del progressismo dem. Una proposta che incontrerà di sicuro l’interesse dei colleghi parlamentari e soprattutto il favore dell’opinione pubblica. Una proposta che dimostra ancora una volta come il Pd sia così solerte e sempre sul pezzo nell’intercettare priorità e istanze del popolo italiano.
Per il Pd necessario uniformare la regolamentazione
L’obiettivo è quello di “regolamentare in maniera uniforme e di dare uno sviluppo necessario a ciò che a oggi è affidato esclusivamente alle ordinanze dei sindaci” in merito al divieto di fumo sulle spiagge. “Oggi, a fronte di un oggettivo calo dei fumatori in maniera generalizzata – spiega il deputato Pd – occorre intervenire in quelle falle ancora aperte che determinano situazioni di criticità sia sotto il profilo di tutela della salute sia per quanto riguarda il contrasto all’inquinamento e alla salvaguardia ambientale. Per questo abbiamo ritenuto opportuno intervenire con una norma che estendesse gli ambiti di divieto a favore della salute pubblica e dell’ambiente”. Ma, ci tiene a precisare l’esponente del Pd, in uno slancio di magnanimità, “si dà facoltà ai Comuni qualora fossero intenzionati a farlo, di predisporre eventuali spazi da destinare ai fumatori (magari con un fossato che delimita la suddetta area, raggiungibile da un ponticello). “In questo modo – prosegue – la materia viene trattata uniformemente sul territorio nazionale senza avere divieti a macchia di leopardo e il prevalere di elementi discrezionali”.
Il sostegno delle associazioni salutiste
La proposta di legge – va da sé – nasce anche dal confronto con le 24 associazioni che hanno aderito al progetto “La Salute un bene da difendere, un diritto da promuovere“, coordinata da Salute Donna Onlus. “Dal punto di vista ambientale – sottolinea infine Morgoni – l’impatto dei mozziconi di sigarette sull’ ambiente e in particolar modo sull’ecosistema marino è devastante con ben 4.500 miliardi di mozziconi dispersi nell’ambiente, di questi 2/3 finiscono in mare generando l’inquinamento delle acque e la contaminazione della catena alimentare della fauna ittica”.
Ecco, magari una legge che punisca severamente non chi fuma ma chi inquina le spiagge con i mozziconi, quella sì che incontrerebbe il nostro totale consenso. Quella sì che avrebbe senso e andrebbe proposta. Il concetto “divieto di fumo su spiaggia libera”, invece, è un po’ indigesto, per chi magari non va negli stabilimenti proprio per godere di maggiore libertà. Tuttavia – come si dice – dura lex sed lex. Che poi è di certo il principio che ispira questa accattivante proposta del Pd.
Ludovica Colli
2 comments
anche se non prioritario è giusto
Va be’, tanto dopo i recenti accadimenti poi basta invocare lo stato di necessità e puoi fumare dove ti pare. Particolarmente in zone di mare.
P.S. Visto che una delle motivazioni è il lancio di mozziconi (deprecabile, senz’altro) e l’insozzamento dei luoghi, proibirei un divieto sul territorio nazionale alla vendita tipo MacDrive e simili (guardate nei fossi, nei pressi dei “ristoranti” di quel tipo, e fatevi un’idea). Scommettiamo che non si farà?