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Genova: goliardia all’università. Ma il rettore sboldrineggia: “Sessisti”

by Giorgio Nigra
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goliardiGenova, 23 giu – Che triste vita quella in un mondo in cui non si sa più ridere. Ne sanno qualcosa i goliardi del Dogatum Genuense S.O.G.L., associazione universitaria genovese che ha rapito il Gonfalone dell’Ateneo.

“Sabato sera, durante l’evento ‘Notte di Luce’ promosso dall’Ateneo, i Goliardi capitanati dal Serenissimo Doge Paganus De Federiciae II, hanno preso in custodia il vessillo che svettava solitario e privo di considerazione all’evento”, scrivono i goliardi.

Al Rettore, Paolo Comanducci, è stato richiesto un riscatto che richiami simbolicamente Bacco, Tabacco e Venere: 69 pacchetti di sigarette, 6,9 litri di champagne e i reggiseni autografati delle docenti del Senato. Sembra di stare in una delle commedie adolescenziali americane, quelle con le confraternite, i nerd e tutto il resto.

Ma l’università non ride. Anzi, si indigna: “Per noi non c’è niente di goliardico in questa azione – dice il portavoce del rettore, Luca Sabatini – se riportano in fretta il gonfalone è meglio, evitiamo di trasferire l’accaduto in altri ambienti. I goliardi si sono autodenunciati di furto aggravato”.

Poi inizia lo sboldrineggiamento: “Sono richieste che potevano andar bene negli anni Settanta, ma oggi sono fuori luogo, soprattutto in un momento in cui è alta l’attenzione alle politiche di genere. È una richiesta sessista”.

Il capo dei goliardi, tuttavia, risponde per le rime: “La nostra richiesta di riscatto è sessista? In realtà la volontà di chiedere i reggiseni autografati delle docenti è solo una indiscrezione giornalistica: noi stiamo pensando di chiedere anche le mutande dei docenti uomini”.

I goliardi “rapirono” il gonfalone anche 20 anni fa: allora l’università pagò al Doge Francesco Maria Imperiale, un riscatto fatto dai reggiseni autografati da alcune docenti di giurisprudenza. In 20 anni, quindi, abbiamo fatto in tempo a non essere più liberi.

Giorgio Nigra

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2 comments

Enzo 23 Giugno 2015 - 12:49

Per lo meno adesso è in mani migliori che del magnifico rettore , e della sua università politicizzata

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Anonimo 23 Giugno 2015 - 5:06

Che disgrazia per gli studenti dell’ateneo genovese ritrovarsi tra i coglioni (per le donne tra le ovaie) un (poco) magnifico di questa forza!

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