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L’ultima follia sono le “Ginks”: “Per salvare il pianeta non procreate”

by La Redazione
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ginksRoma, 12 dic – Anche l’ambientalismo, se messo nelle mani (o meglio: nelle teste) sbagliate, può generare mostri. È il caso di una nuova moda che spopola fra le donne. Le chiamano le Ginks (Green inclination, No Kids) e sono le sostenitrici di uno stile di vita che non prevede la maternità perché, si dice, l’inquinamento del pianeta è dovuto anche alla sovrappopolazione. Lo slogan è raggelante: “Se ami i tuoi bambini, non metterli al mondo: sono spazzatura”. Ovviamente si tratta del classico “tagliarsi gli attributi per far dispetto alla moglie”, anche perché non si capisce quale dovrebbe essere l’importanza di salvaguardare il pianeta se non quella legata appunto al benessere futuro dei nostri figli.

Consegnare un pianeta in buona salute a… nessuno non sarebbe poi un gran risultato. Ma anche questa è in fondo una preoccupazione superflua, dato che mode di questo genere sono tipicamente occidentali: il resto del mondo se ne frega altamente di tali paranoie e continua a sfornare bambini su bambini. La campagna, quindi, è inutile rispetto ai fini dichiarati, ma fornisce in compenso ulteriore terreno alla denatalità europea, già ai minimi storici. Interessante, comunque, il discorso ideologico che fa da retroterra a quest’ultima follia: “La maternità dovrebbe essere più meditata.

Si tratta di una scelta che va al di là di un bisogno personale egoistico ma che deve anche calcolare l’interesse di tutti”, dice Lisa Hymas, una delle guru delle Ginks. Provate a parlare di “bisogno personale egoistico” a una coppia gay che sta per adottare un figlio: sarete crocifissi. Ma per tutte le coppie normali che sono in dolce attesa si può dire. Insomma, siamo alla follia. Se non altro, se la moda prendesse piede, sarebbe una buona forma di selezione naturale degli idioti.

Giorgio Nigra

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5 comments

Ettore Muti 12 Dicembre 2015 - 12:12

Non mi sembra invece una teoria così folle: è un dato di fatto che il pianeta è sovrappopolato (o meglio, sono in numero abnorme le popolazioni non bianche…) e il continuo aumento della popolazione mondiale non è certo un bene. E poi non è che la Terra sia dell’uomo e deve essere preservata in funzione dell’uomo, deve essere preservata per tutte quelle specie viventi in larga parte molto più preziose dell’essere umano.

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Paolo 12 Dicembre 2015 - 6:53

Sarebbe una scelta meditata SE E SOLO tutte le popolazioni del pianeta incominciassero una seria campagna contro il sovraffollamento; ma come ha già provveduto a sottolineare l’ articolista, il resto del mondo se ne frega altamente di paranoie di questo tipo e continua a procreare. Di fatto, è soltanto l’ ennesimo autogol europeo a favore di civiltà più arretrate, ed ancora meno ecologiste e quindi ancora più distruttive.

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Andrea 13 Dicembre 2015 - 3:57

Per lo meno non firmarti Ettore Muti.,, un po’ di rispetto!

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Septima Legio 12 Dicembre 2015 - 5:21

Ma mi sa invece che queste sciaquette siano un po’ frigide 🙂 …

” [..] Non vi è di naturale e importante che il coito il quale ha per scopo il futurismo della specie. [..]

Filippo Tommaso Marinetti da “Control l’ amore e il parlamentarismo”

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francesco retolatto 12 Dicembre 2015 - 11:12

Ettore Muti, ma quante cazzate scrivi?
Specie più preziose dell’uomo ?
Ma come si può arrivare a cedere completamente la ragione alle fandonie decresciste e papaline (Papa Bergoglio) .

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