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“I due piloti dormivano”. Il caso dell’aereo Ita che non risponde alla torre di controllo per 10 minuti

by La Redazione
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Aereo Ita caso

Roma, 29 mag – Aereo Ita che non risponde a una torre di controllo, quella di un aeroporto francese, per 10 minuti. Pubblica la notizia anche Open. L’azienda ha una sua versione dei fatti, negata dal comandante.

Aereo Ita non risponde, “i piloti dormivano”

Il fatto è avvenuto in Francia nella notte tra il 29 e il 30 aprile. Il volo è il numero 609, l’aereo un Ita Airways partito da New York e diretto a Roma. A Marsiglia, la torre di controllo prova a contattare il velivolo ma non riceve risposta per 10 minuti. Scatta, ovviamente, l’allarme. Decollano perfino due caccia militari, per scortare l’aereo. La prima paura è altrettanto ovvia: si temono un’azione terroristica e un dirottamento. L’azienda ha una versione ufficiale, a seguito di un’indagine interna: sia il primo ufficiale che il comandante si sarebbero addormentati per alcuni minuti. E il secondo dei due è stato licenziato. Secondo i regolamenti, comunque, un pilota ha la possibilità di riposarsi a un orario concordato, a patto che uno dei due sia comunque vigile.

Il comandante nega tutto

La versione del comandante è molto diversa da quella dell’azienda. L’uomo sostiene di non essersi addormentato ma di aver riscontrato un’avaria nei sistemi di comunicazione, e quella sarebbe stata la ragione delle mancate risposte al centro radar di Marsiglia. I test della compagnia, però, lo smentirebbero: funzionerebbe tutto regolarmente. Ita dichiara che il comportamento dell’uomo è “non conforme alle procedure in vigore da parte del comandante, una condotta professionale non coerente alle norme comportamentali e lavorative dettate dalla compagnia che il personale è tenuto a seguire in modo rigoroso”. Da qui le “forti incongruenze tra le dichiarazioni rese dal comandante e l’esito delle investigazioni interne” e il relativo licenziamento. Comunque, l’aereo è arrivato Roma Fiumicino senza che i passeggeri si accorgessero di nulla.

Alberto Celletti

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