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Italiani senza speranza: giovani sempre più incerti e pessimisti sul futuro

by Andrea Grieco
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giovani

Roma, 8 giu – Da una ricerca Bva-Doxa condotta per Groupama Assicurazioni in occasione della seconda edizione dell’Osservatorio “Change Lab, Italia 2030”, che ha come tema l’analisi delle tendenze da qui al 2030, è emerso un generale pessimismo, oltre che per le aspettative di vita (per 4 intervistati su 10 nei prossimi 10 anni l’attesa di vita si ridurrà oltre gli 82 anni), anche per cosa riserverà il futuro per le nuove generazioni. Se nel 2019 la speranza di vita media era di oltre 83 anni, scesa oggi a meno di 82, nei prossimi 10 anni per 4 italiani su 10 (41%) si ridurrà ulteriormente: i più pessimisti i giovani (51%).

I giovani sono i più pessimisti

Provando a proiettarsi nel futuro e ad immaginare la propria vita da qui a 10 anni, la metà degli italiani (51%) dichiara di vedere una prospettiva decisamente incerta, il 26% non nega di avere paura del futuro, percentuale che sale al 34% nella fascia più giovane d’età, dai 18 ai 34 anni. A far da contraltare però è un 43% che trova nella speranza il sentimento che rispecchia maggiormente la propria visione del prossimo decennio. Per 1/3 degli intervistati (33%) sarà il cambiamento/ trasformazione a farla da padrone. 

La società dell’incertezza

Ciò che emerge è la preponderanza di un sentimento di incertezza e pessimismo tra i giovani, i quali sono stati i più attaccati e dimenticati in questi anni dettati dalla pandemia e dalle restrizioni, con conseguenti problematiche sociali e psicologiche. In generale la società nella quale siamo immersi, autoproclamandosi come il migliore dei mondi possibili, fa della liquidità, dello sradicamento e dell’atomizzazione i suoi cavalli di battaglia; tendenze alle quali si possono aggiungere tutti quegli attacchi all’identità dell’individuo che vedono sempre i giovani come maggiore categoria colpita e nella scuola il maggiore terreno di conquista: ideologia gendersfruttamento capitalistico (alternanza scuola-lavoro), omologazione e riduzione meccanicistica (istruzione nozionistica e aziendalizzazione degli istituti). I giovani devono opporsi a chi li vuole annegati nell’incertezza e riappropriarsi delle redini del destino della propria civiltà.

Andrea Grieco

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5 comments

Sergio Pacillo 8 Giugno 2022 - 6:23

Forse forse ha ragione Greta.
LE STIAMO RUBANDO IL FUTURO..
Il debito pubblico sta aumentando.
Lo pagheranno loro.
Adesso ci tocca spendere il PNRR.
Altro debito?
Lo pagheranno loro.

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fabio crociato 9 Giugno 2022 - 6:48

Se solo cominciassero a pensare che, essendo pure giovani, non sanno sempre tutto… Almeno questo.

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gin 14 Giugno 2022 - 6:23

e’ pieno de froci

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Non è facendo votare i sedicenni che la politica si occuperà dei giovani - 1 Settembre 2022 - 5:29

[…] sociale, con un sistema scolastico ormai distrutto, condizioni di vita sempre peggiori e la continua ansia per il futuro che insabbia l’individuo nella depressione e nella paura. Contrastare queste visioni […]

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Boom di psicofarmaci tra i giovani: quali sono le cause di questi abusi - 26 Gennaio 2023 - 7:31

[…] cosiddetta Generazione Z (i nati dal 1997 al 2012) si trova a dover affrontare una delle epoche più difficili della storia. In una società sempre più liquida e anestetizzata, dove ogni sensazione o piacere […]

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