Roma, 22 gen – Naomi Osaka è una tennista giapponese che si è aggiudicata due titoli Wta, tra cui gli Us Open 2018, competizione mai vinta da un’atleta nipponica. Di padre haitiano, la Osaka in Giappone è considerata una hafu, termine che indica chi ha un genitore asiatico e l’altro no. La tennista pluripremiata adesso è finita al centro di una polemica sul web per un spot televisivo animato che la ritrae con una pelle bianchissima, evidentemente molto più chiara della sua.
Il disegnatore Takeshi Konomi ha voluto infatti ritrarre la campionessa con tratti completamente diversi, diciamo pure che la versione cartoon della tennista, naso affilato, pelle pallida e capelli stirati, non somiglia affatto a quella reale. In Giappone, come noto, non è però così strano vedere i personaggi dei cartoni animati con tratti “occidentali”, a cominciare dagli occhi che non sono praticamente mai “a mandorla”. In questo caso però, trattandosi di un ritratto di una persona reale, si è scatenata la polemica.
Il Japan Times ad esempio ha voluto ribadire che in Giappone gli “hafu” sono discriminati, o per meglio dire ancora non del tutto accettati dalla cultura nipponica. Sul web si è andati oltre, con una serie di accuse di razzismo al disegnatore e alla Nissin, sponsor che produce tagliolini istantanei di ramen liofilizzato che ha lanciato lo spot in questione. Qualcuno ha persino fatto notare che nella pubblicità la pelle della Osaka appare addirittura più chiara di quella di Kei Nishikori, altra stella del tennis giapponese che non ha però origini straniere.
Eugenio Palazzini