Roma, 21 mar – Il prof è tornato e ha appeso la bandiera dell’Unione Europea alla finestra della sua abitazione a Bologna. Nostalgia canaglia, si stava peggio quando si stava peggio: ai tempi di Romano Prodi. L’ex Presidente del Consiglio ed ex leader della coalizione di centrosinistra che teneva testa a Berlusconi perché l’unica carta credibile da giocarsi era dar contro a Berlusconi, è tornato a far capolino sulla scena politica italiana.
A dirla tutta è da un po’ che dalle parti del Pd tentano di evocarlo come un’improbabile ancora di salvezza, ma fedele al suo lento e moderato avanzare, Prodi si è fatto a lungo desiderare. Adesso però eccolo di nuovo il prof, a tentar di ridare entusiasmo, lui che di entusiasmo se ne intende, sfoggiando il vessillo meno entusiasmante della storia. Perché diciamoci la verità, la bandiera blu con le stelle gialle non riesce ad emozionare neanche Juncker quando sogna la pensione.
Un appello ignorato
Eppure così vanno le cose, la sinistra meno popolare della storia patria, sembra volersi affidare proprio all’ex premier per tornare in auge. E’ lui dunque il deus ex machina salvatore? Nei giorni scorsi Prodi ha tentato di lanciare un appello ignorato dai più, chiedendo agli italiani di appendere la bandiera Ue alla finestra nel primo giorno di primavera. Alla fine l’ha appesa solo lui, a meno che ci siano sfuggite (che sbadati) le facciate delle case di tutta Italia ricoperte di sfondi blu e stelline gialle che neanche ai mondiali del 2006 con i tricolori. D’altronde per Repubblica l’iniziativa è stata “un successo”.
“La bandiera dell’Europa sia l’unica ancora di salvezza per il nostro Paese”, ha detto Prodi, come si legge nell’anticipazione dell’intervista che andrà in onda domani sera su Rai 2 nel programma Povera patria. Nome della trasmissione particolarmente adatto all’occasione. Secondo Prodi la bandiera Ue “ha valore di garanzia per i nostri figli. Questo è il valore vero della bandiera! Se lei pensa a cosa siamo: piccoli! Siamo soli, se siamo isolati nel mondo che è diventato unito in modo impressionante, lei si rende conto che questa bandiera rappresenta la salvezza, forse per noi no, ma per i nostri figli sì”. E già lo immaginiamo il prof, mentre pronuncia il suo infuocato discorso. Sorride, gaio e giocondo, convinto di scuotere gli animi degli italiani. Sogni d’oro.
Eugenio Palazzini
8 comments
None Europe flag in my balcony and window . May 2019 i will write in my votign paper none Europe no one Eur, and you
Pulisci il deretano dei negroidi africani con quella bandiera del cazzo,simbolo di tradimento ed oppressione, di una Italia serva del frocetto d’oltralpe e della culona teutonica………..ipocrita e penoso.
La risposta è ESEMPLARE, non avrei saputo dire di meglio. Bravissimo Raffo. Un bel vaffa a Brodi Bradipo e Mortazzaro (venditore di mortadella)…
Venduto ai massoni giudaici del Bilderberg.
Fai schifo.
Se penso che abbiamo avuto Prodi come PdC… mi vengono i brividi. Sulla bandiera UE: leggete in proposito i testi illuminanti di Ida Magli, soprattutto “La dittatura europea”.
Vorrei chiedere a Romano Prodi, che nel 1992, ci ha svenduto a George Soros e ai suoi amici tedeschi, impoverendo e desertificando l’ITALIA, perche’ dovrei esporre quello straccio blu. VIVA L’ITALIA,!!
[…] Il Professore, icona impolverata della sinistra italiana, dalle colonne amiche di Repubblicaaveva invitato tutti a seguire il suo esempio ed esporre dal 21 marzo, primo giorno di primavera, il vessillo blu col cerchio di stelle gialle. […]
[…] Il Professore, icona impolverata della sinistra italiana, dalle colonne amiche di Repubblica aveva invitato tutti a seguire il suo esempio ed esporre dal 21 marzo, primo giorno di primavera, il vessillo blu col cerchio di stelle gialle. […]