Roma, 20 dic – Secondo l’inchiesta realizzata dalla National Secular Society (Società nazionale per il Secolarismo), il diritto inglese è ufficialmente a rischio estinzione: in Inghilterra i tribunali degli imam stanno soppiantando sempre più velocemente quelli dello Stato, fino a farli diventare i “preferiti” per matrimoni e divorzi.
Il richiamo della Sharia
Un vero e proprio “diritto alternativo” che nella sola Londra ha celebrato 100mila nozze islamiche, diventando attrazione per migliaia di musulmani d’Oltremanica e d’America. La legge del Profeta conta più di quella di Sua Maestà? Può sembrare una domanda retorica, ma la realtà che sembra suggerire l’articolo di Gian Micalessin su Il Giornale fa sicuramente riflettere: la Sharia cozza irrimediabilmente con il diritto occidentale. Dal divorzio alla poligamia, alla sinistra nostrana sempre attenta ai diritti non sembra interessare l’avanzata prepotente della legge islamica nel nostro Continente. Così come non sembra interessare la sostituzione di un Governo Laico in Syria con uno fondamentalista. Se però città come Londra diventano veri e propri “Emirati” occidentali, talebani e Daesh non sembrano più nomi troppo esotici e lontani, mentre le comunità musulmane si autoregolano e si estremizzano.
La sostituzione giuridica
Dove averci raccontato per anni che la sostituzione etnica era un delirio complottaro delle destre europee è arrivato il momento di fare i conti con la sostituzione giuridica, che mina dalle fondamenta l’idea stessa di Stato così come lo ha costruito l’uomo europeo nei millenni. Il mondo femminista e progressista sembra troppo impegnato nelle reprimende morali contro l’uomo bianco per capire che la vera minaccia ai diritti individuali, anche quelli “acquisiti” negli ultimi decenni, arriva direttamente da Maometto. Certo se qui regnano i Mammucari, ogni musulmano potrà andare a caccia di Fagnani.
Sergio Filacchioni