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Taiwan, stravince il democratico Lai. La Cina blocca gli hashtag elettorali

by Sergio Filacchioni
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Roma, 13 gen – A Taiwan si vota. Il partito indipendentista Dpp, al potere dal 2016 si avvia a conquistare il terzo mandato: William Lai Ching-te è in testa con oltre il 42% dei voti in una vittoria già netta davanti alla quale anche Hou Yu-ih, candidato del Kuomintang, si è inchinato ammettendo la sconfitta.

A Taiwan William Lai

La vittoria è condivisa con la vice Hsiao Bi-khim, entrambi ferventi sostenitori dell’indipendenza dell’Isola che la Cina popolare reclama come parte del suo territorio sovrano. Sentendo la vittoria in tasca, con oltre un’ora di anticipo sulla chiusura dello spoglio, Lai è arrivato nel quartier generale del partito trovando già una folla di decine di migliaia di sostenitori ad accoglierlo in un clima di principio di festa. Il candidato del Partito democratico progressista, al 65% circa dello spoglio, era in testa con oltre il 40% dei voti validi, staccando i rivali Hou Yu-ih (Kmt) e Ko Wen-je (Tpp), rispettivamente al 33,4% e al 26,5%, in base ai dati non ufficiali dei media locali. C’è fiducia che la vittoria sia sempre vicina perché i dati ufficiali, quelli diffusi dalla Commissione elettorale centrale, danno – intorno alla metà dello scrutinio dei 17.795 seggi, Lai al 41,9%, Hou al 33,15% e Ko al 24,95%. A votare negli oltre 18mila seggi sono stati chiamati 19,3 milioni di elettori per elezioni che potrebbero ridefinire i rapporti tra Taipei e Pechino. Secondo le prime indicazioni, le elezioni dovrebbero aver registrato un’affluenza record, almeno oltre il 70%.

Contromanovre cinesi

Intanto la Cina ha inviato attorno all’isola otto jet e sei navi militari, come ha denunciato il ministero della Difesa di Taiwan. Anche due palloni spia cinesi sono stati inviati sullo Stretto di Taiwan, aggiunge. La Cina ha anche bloccato sulla piattaforma di social media Weibo l’hashtag “elezioni in Taiwan”. Lo scrive Economic Times aggiungendo che il blocco è stato disposto dopo che l’hashtag è diventato tra quelli di maggiore tendenza dopo l’apertua delle urne sull’isola.

Sergio Filacchioni

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