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Veleno per topi e ricerche su Internet: nuovi indizi sulla premeditazione di Impagnatiello

by La Redazione
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Roma, 7 giu – La possibile premeditazione di Alessandro Impagnatiello nell’omicidio di Giulia Tramontano si arricchisce di nuovi indizi, come riportato da Tgcom24.

Premeditazione, Impagnatiello e le ricerche su Internet

Secondo quanto emerso, un paio di settimane prima quell’agghiacciante 27 maggio in cui ha ucciso Giulia Tramontano e del bimbo che portava in grembo, Alessandro Impagnatiello avrebbe fatto delle ricerche su Internet difficilmente interpretabili, nella fattispecie sugli effetti di un veleno per topi sugli esseri umani. È quanto emerge dalla perquisizione effettuata nell’abitazione di Senago (Milano) dove viveva la coppia. Nell’appartamento sarebbe stato trovato anche del topicida, requisito insieme a un set di coltelli. Tutti elementi che giocano fortemente a sfavore della tesi – già ritenuta improbabile dagli investigatori – del cosiddetto “delitto d’impeto”.

Particolari agghiaccianti

In casa sono state anche trovate “numerose tracce di sangue”, soprattutto nella zona tra la cucina e il soggiorno, ovvero esattamente il posto in cui Impagnatiello ha confessato di aver colpito la ragazza. Ma i dettagli sono ancora più macabri, perché il sangue, visibile ad occhio nudo, non è stato visto solo in quell’area dell’abitazione, ma addirittura nella parete opposta, a ben cinque metri di distanza. Segno inequivocabile dell’efferatezza di un delitto di cui solo immaginare la scena fa davvero venire i brividi.

Alberto Celletti

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