Home » Vergognosi attacchi agli studenti “neri”: al Machiavelli il solito teatrino della sinistra

Vergognosi attacchi agli studenti “neri”: al Machiavelli il solito teatrino della sinistra

by La Redazione
0 commento
neri

Roma, 5 ottobre – Le scuole sono ricominciate e con le lezioni anche le contestazioni studentesche: se i gruppi di sinistra sono ormai in opposizione permanente al Governo Meloni, continuando a ripetere che si tratta del “governo più reazionario della storia repubblicana” (a quanto pare ha scavalcato anche la Democrazia Cristiana), anche gli studenti “neri” sono scesi in campo: la scorsa settimana infatti il Blocco Studentesco, movimento giovanile di CasaPound Italia, ha guidato sit-in e proteste su tutto il territorio nazionale.

Anche gli studenti “neri” protestano

Al centro delle manifestazioni del movimento il tema centrale di una scuola pubblica che a causa di continui tagli da un lato e un rincaro generale dei prezzi dall’altro, si sta trasformando in un vero e proprio “lusso”. Un tema che abbiamo seguito sul Primato Nazionale in diversi articoli. Non è andato giù ai collettivi di sinistra che a Roma stanno inscenando il solito teatrino: il sit-in degli studenti del Blocco è stato denunciato sulle colonne di Roma Today come un’azione “squadristica”. Il 25 settembre infatti, un gruppo di militanti del Blocco Studentesco si è presentato sotto al liceo “N. Machiavelli” – in zona Piazza Indipendenza – con megafoni e striscioni per protestare contro “la situazione di disagio che gli studenti vivono quotidianamente nella scuola: bagni inagibili, strutture pericolanti e fatiscenti, laboratori e spazi inesistenti”. Una protesta – precisa l’articolo – estesa a livello nazionale, con sit-in in diversi istituti superiori nelle principali città italiane. La reazione però è stata scomposta: dal Virgilio al Tasso, dal Manara al Montessori, il 2 ottobre studentesse e studenti più militanti si sono ritrovati fuori dalle sedi con striscioni e fumogeni: “Fuori i fasci dalle scuole”, lo slogan più diffuso. Poi il solito ciclostilato affidato ai giornali, sempre pronti a pubblicare notizie senza verificare quando si tratta di antifascisti: “Blocco Studentesco ha esposto uno striscione e bandiere in un’azione rivendicata da loro stessi come squadrista. In un liceo dove i fascisti non sono mai stati forti, loro si presentano con adulti armati di caschi da moto, impedendo agli studenti di entrare“. Peccato che nessuno degli studenti presenti al sit-in fosse “armato” di casco e a nessuno studente è stato impedito di entrare.

Un pianto collettivo

A RomaToday però non è interessato verificare la veridicità della notizia, a noi sì. Sui canali social romani infatti il Blocco Studentesco ha pubblicato un’ironica risposta con la foto dei ragazzi in cammino verso la scuola e del picchetto: nessun casco, nessun adulto. Anche dalle foto e i video risalenti al 25 settembre non si evince nessun tipo di reato contestato. Una semplice manifestazione studentesca, nel modus operandi di tutti i gruppi che fanno politica: striscione, bandiere, megafono. Insomma, come sempre i giornali costruiscono a tavolino una “tensione” che maschera il disagio di alcuni gruppetti nel vedere “altri” fare politica, parlare di tematiche importanti per la scuola senza paura di farsi vedere.

La risposta del fulmine cerchiato

“Ci teniamo a sottolineare che la manifestazione (che fino a prova contraria non è reato) è stata organizzata insieme ai nostri studenti presenti all’interno del Liceo, per la situazione di disagio relativo alle strutture del plesso come già scritto nel nostro primo comunicato Gli adulti armati di casco è una bufala inventata di sana pianta da un gruppo ristretto di studenti che tratta la scuola come un piccolo mandamento mafioso. È un vizietto di tutti i collettivi di sinistra: quando la voce degli studenti si esprime con un’altra bandiera si sentono minacciati e montano un caso da una situazione perfettamente normale, ovvero un sit-in organizzato per portare alla luce le problematiche di un istituto”. Questo il commento del gruppo romano che chiosa: “se la tensione viene creata è proprio per la volontà di determinati soggetti di tenere scuola e politica sotto il proprio colore: se i collettivi di sinistra credono di poter ereditare comodamente e senza opposizione lo status di rappresentanti degli studenti si sbagliano di grosso”. Una risposta chiara: non sarà rinunciando all’attivismo politico per le flatulenze della sinistra che i problemi saranno risolti.

La Redazione

You may also like

Commenta

Redazione

Chi Siamo

Il Primato Nazionale plurisettimanale online indipendente;

Newsletter

Iscriviti alla newsletter



© Copyright 2023 Il Primato Nazionale – Tutti i diritti riservati