Roma, 12 giu – Instagram sponsorizzerebbe i pedofili. Almeno, è quanto sostiene un’inchiesta del The Wall Street Journal, come riporta il Giornale.
Instagram e pedofili secondo il Wsj: il potere dell’algoritmo
Algoritmo, in buona sostanza. Soprattutto, il suo potere e la sua logica. Così, in pratica, su Instagram si diffonde una vasta rete di pedofili. Il quotidiano statunitense indaga sulla questione e avvia un’inchiesta in collaborazione con le università di Stanford e del Massachusetts. Le immagini pedopornografiche sarebbero consentite dal social network ma non solo, addirittura “pubblicizzate”. Secondo quanto si legge nel report, Instagram mette “in contatto i pedofili guidandoli verso i promotori di contenuti mediante sistemi di raccomandazione, efficaci nel collegare soprattutto persone che condividono interessi di nicchia”. Sostanzialmente li attirerebbe in modo da portarli verso utenti di “gusti simili”. In più, utilizzando hashtag come #pedowhore o #preteensex (ora per fortuna non funzionanti) ci si poteva collegare ad account che vendevano direttamente materiale pedopornografico.
Le “opzioni di acquisto”
I ricercatori dello Stanford Internet Observatory affermano che questi account fingono di essere gestiti da minori, simulandone il linguaggio e poi pubblicano contenuti sessuali espliciti, offrendo ai “clienti” la “merce” da acquistare, da video in cui minori si autopuniscono ad altri in cui compiono atti sadici. I contenuti, secondo l’inchiesta, vengono veicolati superando controlli e blocchi e in modo sempre più subdolo. Poi il numero resta impressionante. Secondo le dichiarazioni ufficiali, Meta avrebbe chiuso circa 490mila account di questo tipo, mentre il Wall Street Journal afferma che ne esistono ancora centinaia di migliaia – se non milioni – completamente liberi di agire.
Alberto Celletti
1 commento
Io direi che tutti quelli che usano questa merda di instagram come anche Facebook, Whatsapp e tutto quello offerto da quel segaiolo pedofilo di Zuckerberg sono tutti complici.