Roma, 18 giu – Giugno, mese azzurro. Sì, lo sappiamo, quelli politicamente corretti dicono sia il tempo riservato al pride arcobaleno. Dal canto nostro però – destinati a sederci dalla parte del torto, ma non di certo per mancanza di posti – preferiamo continuare a parlare del ben più inclusivo (si dice così, giusto?) e orgoglioso ceruleo delle nazionali sportive. Il quale, per tradizione, sintetizza i tre colori della nostra bandiera. Ma torniamo al rettangolo verde. Dopo il mondiale riservato alla classe 2003 (dove ci siamo arresi solamente in finale all’Uruguay) e una volta terminata la Nations League sarà il turno dell’Under 21 di Paolo Nicolato, impegnata nella ventiquattresima edizione dell’Europeo di categoria.
Under 21, Europeo in Georgia e Romania
Calcio d’inizio mercoledì 21 – con tre gare in contemporanea nel tardo pomeriggio e una in serata – il torneo si dividerà tra Georgia e Romania, nazioni organizzatrici. In palio, oltre al trofeo biennale che i nostri azzurrini hanno conquistato ben cinque volte tra il 1992 e il 2004, tre biglietti per le olimpiadi parigine del prossimo anno.
L’Italia, alla ventunesima partecipazione, sarà impegnata nel gruppo D in terra rumena: giocherà tutte le partite del girone alla Cluj Arena. Giovedì esordio contro la Francia, poi tra una settimana esatta sfida alla Svizzera per chiudere il 28 con la Norvegia. I transalpini – così come la Spagna, possibile avversaria in ottica quarti – partono con i favori del pronostico. Sulla carta più abbordabile l’impegno elvetico e, soprattutto, quello scandinavo. Finale sabato 8 luglio a Batumi, città georgiana affacciata sul Mar Nero.
Under 21, ecco chi sono gli azzurrini
Il gruppo dei 23 azzurrini, che raggiungerà domani la Transilvania dopo i giorni di preparazione trascorsi a Tirrenia, sarà composto dalla rosa dei pre-convocati (19 su 28 totali – considerando anche il “demotivato” Kean, del quale nessuno sentirà la mancanza) e dai 4 aggregati dell’ultimo minuto causa impegni con le proprie società o con la nazionale maggiore. Il cittì Nicolato avrà quindi un “rinforzo” per reparto: il portiere Caprile (Bari), l’interista Bellanova – terzino destro, ha giocato uno scampolo di gara nella finale di Champions – lo spezzino Esposito in mezzo e Gnonto, di ritorno dalla Nations League, per l’attacco.
La retroguardia: non solo Scalvini
Al di là dei ragionamenti generali sull’effettivo minutaggio dei nostri giovani in campionato, notiamo con piacere che nell’Under 21 troviamo tanta serie A. Ecco quindi che il pacchetto degli estremi difensori viene completato da Carnesecchi e Turati. Se sul primo, di proprietà dell’Atalanta, hanno messo gli occhi Juventus e Fiorentina, per quanto riguarda il secondo Sassuolo e Frosinone (neo-promosso) stanno discutendo per un eventuale rinnovo del prestito.
In difesa solamente Cittadini – al Modena, ma a titolo temporaneo dalla suddetta compagine bergamasca – ha frequentato le strade della cadetteria. Per il resto nel reparto in cui brilla il diamante Scalvini, esperienze varie nella massima categoria per Lovato, Okoli, Pirola. Sulle fasce gli esterni Cambiaso, Parisi e Udogie sono stati protagonisti con le maglie di Bologna, Empoli e Udinese.
Dalla cintola in su, Tonali e gli altri azzurrini
Passiamo alla qualitativamente ricca batteria dei centrocampisti. C’è l’anima milanista Tonali e il gioiellino granata Ricci. E poi Rovella del Monza e lo juventino Miretti, senza dimenticare quel Bove che, oltre ad essersi ritagliato il suo spazio nel finale di stagione, ha segnato il gol con cui la Roma si è guadagnata la finale di Europa League. Esclusione invece per l’eccellente Fabbian: il centrale della Reggina – imprescindibile negli schemi di Pippo Inzaghi, per lui si apriranno sicuramente le porte della Serie A – ha centrato il bersaglio grosso in otto occasioni.
A proposito di reti, chiudiamo con gli attaccanti. Rimane a casa Mulattieri, capocannoniere del Frosinone campione cadetto. Due prime punte quindi per Nicolato (Colombo, Pellegri) e altrettanti elementi, per così dire, più duttili – Cambiaghi e Cancellieri. L’assalto dei nostri ragazzi all’Europa (e ad Olimpia) sta per iniziare.
Marco Battistini