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Amazon Prime aumenta i costi degli abbonamenti: in Italia si paga il 38,6% in più

by Andrea Grieco
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aumento costi

Roma, 26 lug – Amazon aumenta in modo considerevole il costo per gli abbonati al servizio Prime da 36 a 49,9 euro all’anno, con una crescita unilaterale del 38,6% dovuta ad un aumento generale e sostanziale dei costi complessivi dovuti all’inflazione che incide sui costi specifici del servizio. Responsabilità dunque dovuta al generale aumento dei prezzi, il colosso subisce un rincaro di oltre quattro volte l’aumento del tasso di inflazione rispetto all’8% superato dall’Italia nel mese di giugno. Il servizio Amazon Prime rendeva possibile avere a casa in meno di 24 ore qualunque prodotto e accesso a video on demand e serie televisive.

Sull’aumento dei costi pesa il modello non sostenibile

Un’attività sovvenzionata con i soldi del cloud e del mercato nordamericano che necessita di uno sforzo logistico immenso: consegnare tutto in meno di 24 ore impone uno stress sulle spedizioni non sostenibile, soprattutto per i dipendenti. L’abbonamento in Italia nel 2015 costava 20 euro, ora sfiora i 50 euro, una crescita di più del doppio. Diversi economisti avevano già ipotizzato una crescita a doppia cifra del costo egli abbonamenti quando Amazon fosse stata in grado di azzerare il potere negoziale dei concorrenti decidendo così il prezzo dei prodotti, la multinazionale ha visto inoltre crescere il proprio valore per azione anche qui di più del doppio in cinque anni, fissato ora sopra i 115 euro per azione.

Modello ultraliberista e consumistico

La società fondata da Jef Bezos è diventata grande riuscendo a sfruttare la fiscalità agevolata di “paradisi fiscali” e riuscendo sempre ad aggirare grandi tassazioni, soprattutto in Europa, per non parlare di finanziamenti pubblici agevolati, tra sgravi e minori oneri. Sicuramente una grossa parte dell’aumento del costo dell’abbonamento Prime è imputabile alla situazione inflazionistica che sta attraversando le economie di tutto il mondo, ma lo stesso modello ultraliberista e consumistico incarnato da Amazon produce un ulteriore stress sul modello distributivo, riuscendo a sfruttare maggiormente i più fedeli alla piattaforma forti della posizione dominante sul mercato e in modo maggiore dell’enorme ricchezza del servizio magazzino dati delle imprese, il cloud, vero potere di Amazon.

Andrea Grieco

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2 comments

fabio crociato 26 Luglio 2022 - 9:35

Non trascurerei di dire che i clienti di Amazon -e/o chi per loro-, con le recensioni post acquisto diventano a loro volta agenti venditori “gratuiti” su aree immense.

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Prof. Massimo Sconvolto 27 Luglio 2022 - 2:15

Mica è una spesa indispensabile al soddisfacimento di bisogni primari, si può tranquillamente recedere dall’abbonamento ad #Amazon Prime.

Per trovare quello che non si trova nel negozio sotto casa io non ho mai usato #Amazon uso trovaprezzi che compara i prezzi di e-commerce italiani.

Fatelo anche voi.

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