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Atreju, Roccella: “Gender un rischio per la libertà”. Ma la scuola di Valditara è sempre più arcobaleno

by Andrea Grieco
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Roma, 15 dic – Nella giornata di ieri, a Castel Sant’Angelo, si sono aperte ufficialmente le porte di Atreju, la festa di Fratelli d’Italia. L’apertura dell’evento politico del partito di maggioranza del governo a guida centrodestra ha visto la presenza del ministro della Famiglia, Pari Opportunità e Natalità Eugenia Roccella, la quale ha parlato dal palco del convegno sulla natalità. “La questione gender nega l’identità femminile nega che le donne siano tali perché hanno un corpo di donna, che poi è il motivo per cui sono oppresse in tante parti del mondo”, queste le parole del ministro nel suo intervento.

Le parole del ministro Roccella

Roccella ha, in seguito, rincarato la dose: “Io credo che le schwa, le filosofie gender, la negazione che possa essere usata la parola donna siano una nuova forma di oppressione e di patriarcato. Sicuramente un rischio per la libertà”. Tutte belle parole, peccato che nella pratica le misure del governo Meloni non sembrano andare verso questa direzione. Pochi giorni fa abbiamo assistito all’ennesima calata di braghe del ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara, il quale aveva affidato l’incarico (in seguito alle polemiche fortunatamente ritirato) di garante del cosiddetto progetto di “educazione alle relazioni e affettività” a Paola Concia. Una trovata che, secondo le parole dello stesso ministro, ha l’obbiettivo di “rispondere culturalmente contro il maschilismo e la mentalità machista”.

Le contraddizioni del centrodestra

Il fatto che sul palco di Atreju nessuno abbia fatto notare al ministro Roccella come il suo collega d’esecutivo abbia deciso di lasciare la scuola in pasto alla follia dei diritti Lgbt fa molto pensare. Ci voleva un governo di centrodestra per portare all’interno degli istituti programmi ideologici che hanno l’obbiettivo di indottrinareattraverso progetti rieducativi arcobaleno. Il buon Valditara si sta rivelando sempre più a suo agio nelle strizzate d’occhio ai diritti civili o alle strette di mano con l’Anpi. Il percorso di questo governo in merito alla scuola è costellato di cadute e passi falsi, e le contraddizioni con le parole tanto sbandierate alla festa di FdI sono sotto gli occhi di tutti.

Andrea Grieco

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