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Bassetti ancora contro il coprifuoco voluto da Speranza: “Misura illiberale”

by Adolfo Spezzaferro
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Roma, 28 apr – Matteo Bassetti torna ad attaccare il coprifuoco, misura “illiberale” e priva di fondamento scientifico. “Visto che siamo in molti a sostenere che dal punto di vista scientifico non c’è un razionale forte, è giusto andare nella direzione del buon senso: se hai aperto certe attività un’ora in più non cambia le cose. Il muro contro muro non aiuta in un momento come questo”, è la critica del virologo in merito allo scontro nella maggioranza.

Bassetti: “Coprifuoco misura profondamente illiberale che dura da sei mesi, non deve diventare quotidianità”

Alle 23 potrebbe essere una soluzione e se i numeri dei casi Covid migliorano, come sta succedendo, si può allungare l’orario e con l’estate eliminarlo del tutto. E’ una misura profondamente illiberale che dura da sei mesi e non deve diventare la nostra quotidianità“, afferma all’AdnKronos Salute il direttore della Clinica di Malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova e componente dell’Unità di crisi Covid-19 della Liguria.

Il virologo propone un meccanismo a step per poi eliminare la restrizione con l’estate

“Si può pensare ad un meccanismo a step – aggiunge Bassetti -. Se le cose vanno bene il buon senso dovrebbe farlo portare alle 23, poi si arriverà alle 24 e poi via del tutto con il caldo e l’estate. E’ troppo limitante anche per il turismo“. Il virologo poi critica anche la gestione della pandemia da parte del ministero della Salute. “Dal punto di vista tecnico, è evidente che sono state fatte delle cose bene e altre male. Alcune decisioni sono state prese più dal punto di vista più politico che tecnico e nella scelta dei consulenti scientifici si poteva fare di meglio. Ad esempio, se ci fosse stata meno ideologia e più meritocrazia proprio nella loro scelta”, conclude l’esperto.

Gismondo: “Finto mini lockdown di cui non abbiamo assolutamente bisogno”

Sulla stessa linea un’altra esperta fuori dal coro di chi sta con Speranza e i giallofucsia. Il coprifuoco alle 22 è “un finto mini lockdown del quale non abbiamo assolutamente bisogno. Peraltro, non c’è nessun dato scientifico che dimostri che un’ora in più di possibilità di movimento peggiori la situazione pandemica. Credo che di questo bisognerebbe tener conto anche quando le scelte sono politiche”. Così all’AdnKronos Salute Maria Rita Gismondo, microbiologa dell’ospedale Sacco di Milano.

“Imporre ai cittadini di tornare a casa alle 22 è incoerente con apertura di ristoranti, cinema e teatri”

Imporre ai cittadini di “tornare a casa alle 22 è incoerente con l’apertura di esercizi come ristoranti, cinema e teatri”. Infine la Gismondo entra nel merito della mozione di sfiducia di FdI contro Speranza (respinta dal Senato). “L’assenza del Piano pandemico è stata sicuramente un elemento peggiorativo” dell’emergenza Covid-19 “ed è giusto che l’azione della magistratura faccia il suo corso”.

Adolfo Spezzaferro

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