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Biella, l’abortista Emma Bonino invitata in chiesa per “benedire” l’immigrazione

by Francesco Amato
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Biella, 20 lug – Partendo da una metafora evangelica si può tranquillamente affermare che la Chiesa, da alcuni anni sta imbarcando acqua da tutte le parti. Probabilmente ce ne vorrebbe una quantità di gran lunga maggiore per poterla affondare del tutto o forse ci sarà sempre qualcuno che provvederà a svuotarla e farla asciugare al sole caldo del “vero Spirito”. Fatto sta che in questo caso, più che di acqua la Chiesa sta facendo salire a bordo personaggi non proprio in linea con la dottrina cristiana o che, quest’ultima, stanno cercando in qualche modo di far vacillare. Complici anche alcune posizioni di questo pontificato? Forse si e sicuramente complice è la dittatura del politicamente corretto propinataci dai media di ogni tipo, cui gran parte del mondo cattolico si sta assoggettando. Insomma l’ultima trovata di un parroco di Ronco di Cossato (Biella) è stata quella di invitare nella propria Chiesa di San Defendente niente proprio di meno che Emma Bonino,l’ex ministro radicale famosa per le sue battaglie sull’aborto, antinatalista, e antiproibizionista.

Tema della conferenza alla quale dovrebbe parlare è ovviamente l’accoglienza degli immigrati ,alla cui causa la Bonino si sta spendendo con passione. Sembra un progetto fatto apposta: dopo che per anni si è battuta per arrestare la natalità e ridurre ai minimi termini l’aumento demografico del popolo italiano, attraverso le campagne abortiste e contro la famiglia, adesso sta predicando il ripopolamento della nazione con le masse di persone provenienti dall’Africa. E’ facile capire che tutto rientra nel progetto di Grande Sostituzione del popolo italiano ed europeo. Usare come trampolino di lancio per queste battaglie antinazionali e mondialiste la stessa Chiesa, come alleata inconsapevole, o sempre più spesso ahimé consapevole, è una strategia che personaggi del genere, culturalmente e umanamente distanti dal cristianesimo, stanno portando avanti con successo grazie all’accondiscendenza di membri del clero sempre più appiattiti su posizioni buoniste e progressiste.

Fare della virtù cristiana della carità, inscindibile dalle altre virtù riguardanti la giustizia e la difesa della Verità, una sorta di ideologia assoluta praticabile a livello politico, rappresenta un enorme autogol per tutta la Chiesa, la quale  sta perdendo di vista i propri riferimenti ideali alla dottrina sociale, non tenendo più conto del buon senso e dell’aderenza con la realtà umana che è stata chiamata a santificare, ma anche ad affrontare umanamente. Il titolo della conferenza è “ERO STRANIERO – L’umanità che fa bene” e rientra in un ciclo di incontri organizzati dalla parrocchia denominato “Una chiesa a più voci”, come per sottolineare che ormai all’interno dell’istituzione cattolica vige una sorta di relativismo dottrinale e religioso a cui ci dobbiamo rassegnare. Quindi ben vengano gli abortisti, i musulmani più estremisti, gli atei materialisti, e di conseguenza gli immigrazionisti più convinti, perché a quanto pare nella Chiesa esiste una tendenza nemmeno troppo velata ad adattarsi al pensiero comune imperante per paura di perdere altrimenti il “consenso” umano.

Quest’ultimo in realtà non è altro che un vero e proprio ricatto da parte della “dittatura dello spirito del tempo”, come l’ha definita recentemente il Papa emerito Ratzinger. Intanto sono già partite le polemiche e le proteste di alcuni rappresentanti della diocesi dove si svolgerà la conferenza. Staremo a vedere se ci sarà una marcia indietro da parte della parrocchia o un intervento da parte del vescovo. Di sicuro c’è l’ennesimo imbarazzo da parte di tanti esponenti ecclesiastici e da parte di tanti cattolici sempre più spaesati. Probabilmente anche lo stesso San Defendente, cui la parrocchia è dedicata, da martire romano ucciso per non aver rinnegato la propria fede, si sentirà a disagio di fronte ad un ospite e ad un argomento del genere.

Francesco Amato

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