Roma, 3 nov – Ora che è stato comprovato che i vaccini anti Covid-19 non proteggono da infezione e trasmissione, c’è chi chiede un libera tutti per “perdonarci a vicenda per quello che abbiamo fatto e detto quando eravamo all’oscuro del Covid”. “Dichiariamo un’amnistia pandemica”, titola un articolo del magazine The Atlantic scritto dall’economista americana Emily Oster. Ora che la falsa narrazione scientifica su cui si sono basate le restrizioni e l’imposizione del vaccino sono crollate, Emily Oster sottolinea: “La maggior parte degli errori sono stati commessi da persone che stavano lavorando seriamente per il bene della società”. Per questa presunzione di serietà e di innocenza degli esperti che brancolavano “al buio”, la docente di Economia della Brown University chiede la grazia: “Dobbiamo mettere da parte queste lotte e dichiarare un’amnistia per la pandemia (…) Dobbiamo imparare dai nostri errori e poi lasciarli andare. Dobbiamo perdonare anche gli attacchi”. La Oster conclude così l’articolo: “Soffermarsi sugli errori della storia può portare anche a un ciclo di sventura ripetitivo. Riconosciamo di aver fatto scelte complicate di fronte a una profonda incertezza, quindi, cerchiamo di lavorare insieme per ricostruire e andare avanti”.
I governi hanno giustificato le restrizioni proprio su quel brancolare “al buio” dei virologi e degli immunologi, i quali però non erano completamente all’oscuro sulla questione visto che erano già stati pubblicati studi scientifici che evidenziavano che le restrizioni e i vaccini non erano efficaci nell’impedire la diffusione del virus. Troppo semplice ora chiedere l’amnistia a favore di chi ha imposto che i malati morissero soli negli ospedali, ha tolto lavoro e dignità a milioni di persone, ha obbligato alla vaccinazione i ragazzi che dovevano andare a scuola con i mezzi pubblici, ha chiuso in casa per mesi i bambini negandogli il diritto allo studio. Nessuna amnistia, ci vogliono serie condanne nei confronti di chi ha imposto leggi liberticide basate sul nulla scientifico.
Quando era la Oster a spingere i vaccini
Analizzando il profilo Twitter di Emily Oster viene da chiedersi se la richiesta di amnistia sia motivata anche da motivi personali. Il 14 luglio del 2021, l’economista scriveva in un post: “La mia opinione impopolare del giorno è che penso che potremmo raggiungere i limiti della motivazione del vaccino basata sulla paura. E ci sono aspetti negativi nel continuare a seminare paura tra coloro che hanno già paura. Cosa potrebbe funzionare? La completa approvazione della Fda (Food and drug administration, ndr) e l’obbligo vaccinale per i lavoratori”. Quando, secondo la Oster, si brancolava ancora “al buio”, la Fda avrebbe dovuto approvare in via definitiva i vaccini e gli Stati Uniti avrebbero dovuto imporre la vaccinazione per i lavoratori. Già il 20 aprile del 2021, la Oster si era detta favorevole all’obbligo vaccinale per gli studenti.
“Selvaggiamente impopolare e politicamente irrealizzabile, ma: penso che i governatori dovrebbero prendere in considerazione un lockdown totale a breve termine durante la settimana del Ringraziamento”, scriveva la Oster il 13 novembre del 2020 quando era già palese che il lockdown non riuscisse a bloccare la diffusione del virus. Nel luglio del 2020, Emily Oster affermava che “le scuole non sono i principali vettori” della diffusione del virus. Ma come? Solo nove mesi dopo, sperava in un obbligo vaccinale per gli studenti.
Anche la docente della Brown University brancolava “al buio”, come quegli esperti che, secondo lei, ora dovrebbero beneficiare di un’amnistia.
Amnistia per chi ha introdotto imposizioni liberticide, fango per chi poneva dei leciti dubbi sulla gestione pandemica
“Dobbiamo perdonarci a vicenda per quello che abbiamo fatto e detto quando eravamo all’oscuro del Covid”, sarebbe stata utile una simile esternazione quando i televirologi, i giornali e i sedicenti fact-checker diffondevano allarmismo e screditavano fino alla diffamazione i medici che aveva suggerito posizioni differenti. Negli ultimi tre anni, il confronto è stato censurato e contrastato perché doveva esistere un’unica narrazione, altrimenti si era tacciati di essere contro la scienza. Quella stessa scienza è stata vilipesa, trasformata in un dogma perché bisognava “credere” come dei devoti fedeli. La scienza è umile perché si alterna tra cadute e traguardi raggiunti. Nessuna clemenza potrà essere concessa a chi ha denigrato la scienza per scopi lontani alla luce dalla salute delle persone. Nessuna amnistia a favore di chi, nonostante stesse brancolando “al buio”, ha perseguitato milioni di persone.
Francesca Totolo