Gioia Tauro, 16 feb – L‘ennesimo rogo nella tendopoli di San Ferdinando di Puglia. E ancora una volta perde la vita un immigrato, uno dei tanti ammassati nelle baraccopoli che tristemente affollano la Piana di Gioia Tauro.
Questa volta a morire è stato Aldo Diallo, 25enne senegalese. Il giovane è deceduto dopo essere stato avvolto dalle fiamme: la sua baracca era situata all'”ingresso” del campo ma il fuoco divampato nella notte ha raggiunto proporzioni tali che è arrivato a distruggere almeno trenta degli “alloggi di fortuna” degli altri immigrati scatenando un vero e proprio inferno.
Gli immigrati hanno tentanto, senza successo, di spegnere le fiamme ma è stato evidente sin da subito che era necessario l‘intervento dei vigili del fuoco.
All’arrivo dei pompieri purtroppo per la vittima non c’era già più niente da fare: il cadavere di Aldo Diallo è stato rinvenuto dentro la sua baracca situata al limitare del campo, nella zona della baraccopoli immediatamente vicina alla strada.
Questa non è la prima volta che avviene una tragedia simile: il 2 dicembre scorso un altro rogo aveva lasciato indietro un vittima, un giovane gambiano, Souaro Jaiteh. A gennaio 2018, invece, sempre a causa di in un incendio morì una giovane nigeriana.
Il campo non è sufficientemente grande e attrezzato per ospitare tutti gli immigrati: molti di loro sono costretti a vivere accampati tra vecchie tende e baracche composte da materiali altamente infiammabili e nel complesso fatiscenti. Ovviamente, questi alloggi non hanno riscaldamento e gli occupanti sono costretti a far ricorso a vecchi bracieri, fuochi o stufe elettriche che si trasformano in vere e proprie scintille che danno inizio ai roghi.
Ilaria Paoletti
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