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Coronavirus, altri 382 morti in Italia. Continua il calo dei malati

by Alessandro Della Guglia
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Roma, 28 apr – Quotidiano bollettino della Protezione Civile sull’emergenza coronavirus. In Italia superati i 200mila contagiati totali. Per l’esattezza, considerando vittime, guariti e attualmente positivi sono risultate positive 201.505 persone. Nelle ultime 24 ore c’è stato un aumento rispetto a ieri di 2.091, mentre ieri l’incremento era stato di 1.739. I malati sono in totale 105.205, e oggi se ne registrano 608 meno di ieri. Prosegue dunque il trend positivo, considerando che ieri il calo era stato di 290 e domenica invece c’era stato un incremento di 256.

Le vittime hanno purtroppo superato quota 27mila: sono in tutto 27.359. Oggi sono stati confermati 382 decessi, mentre ieri l’incremento era stato di 333. Crescono ancora i guariti: nelle ultime 24 ore ne sono stati registrati 2.317, a fronte dei 1.696 di ieri. Complessivamente in Italia ad oggi sono guarite 68.941 persone dopo aver contratto il coronavirus. Buono anche il trend dei pazienti ricoverati in terapia intensiva, ancora in calo. Adesso sono 1.863 le persone in terapia intensiva, 93 in meno rispetto alla giornata di ieri.

I pazienti ricoverati con sintomi sono in totale 19.723, mentre 83.619 persone si trovano in isolamento domiciliare. Importante come al solito tenere di conto dei tamponi effettuati. Oggi ne sono stati fatti 57.272, ovvero quasi il l doppio di ieri. Quindi il rapporto tra tamponi effettuati e casi individuati è di 1 ogni 27,4 tamponi, pari al il 3,7%. Si tratta della percentuale minima da inizio emergenza, considerando che negli ultimi giorni la media è stata del 4,6%.

Arcuri: “Probabili nuove zone rosse”

Il commissario Domenico Arcuri ha tuonato oggi contro i “liberi da divano” che in questi giorni criticano a suo dire senza cognizione di causa. “Avrei tanta voglia di parlare dalla trincea in cui da 40 giorni mi trovo con il dottor Borrelli e i nostri collaboratori, di parlare dei liberisti che emettono sentenze quotidiane da un divano con un cocktail in mano. Ma non lo farò, il mio dovere è lavorare”, ha dichiarato Arcuri. “Dicono che il prezzo delle mascherine lo fa il mercato, sorseggiando i loro centrifugati”. Poi Arcuri ha parlato di rischio alto se poniamo fine al lockdown. “I dati che arrivano dalla Germania – ha detto il commissario – dimostrano come sia alto il rischio di tornare ad un lockdown totale se si alleggeriscono troppo in fretta le misure di contenimento prese”-

Quindi “il governo sta valutando se definire di nuovo delle zone rosse per evitare l’estensione di nuovi focolai di infezione, che riprendono a manifestarsi. Ecco perché uscire dal lockdown non è facile ed ecco perché essere costretti a tornare al lockdown non sarebbe difficile”. Riguardo invece ai tamponi effettuati, Arcuri ha detto che l’Italia “è il primo paese al mondo per tamponi fatti in relazione al numero di abitanti”. Ma “sono ancora pochi e ne dovranno esser fatti di più”. Però “facciamo pace con noi stessi – ha tiuonato il commissario – e mettiamo i cittadini nelle condizioni di avere tutte le informazioni e le risposte che meritano”.

Alessandro Della Guglia

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3 comments

Raffo 28 Aprile 2020 - 9:32

Sino a che in questi numeri drogati e farlocchi non ci viene specificato coloro che sono morti con il coronavirus o per il coronavirus saremo sempre in emergenza……… sempre………. poiché con un presidente del consiglio pavido ed inadeguato,che di fronte alla figura penosa di una burocrazia incompetente ed incapace, chiede alle banche di fare presto a prestare i soldi alle aziende ed alle imprese,cosa possiamo sperare………il niente,il vuoto pneumatico.

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Sergio Pacillo 28 Aprile 2020 - 10:29

Se il rapporto tra tamponi effettuati e casi individuati è di 1 ogni 27,4 tamponi, devo dedurre che oggi se si fossero fatti i tamponi a tutti gli italiani, i contagiati sarebbero risultati 2.000.000 e non 200.000.

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