Roma, 23 feb – Non si ferma la “contabilità” dei pazienti infettati dal coronavirus. Se fino a ieri il conteggio ufficiale si fermava a una cinquantina di casi, l’ultimo bollettino della protezione civile parla ora di 112 contagiati, ai quali aggiungere i due decessi (uno in Veneto, un altro in Lombardia) e un guarito: 115 in totale.
Lombardia regione più colpita
A guidare la poco invidiabile classifica è la Lombardia, con 89 casi confermati. Segue il Veneto (17, ma il dato è destinato a crescere a causa dei controlli a tappeto che si stanno effettuando in queste ore), l’Emilia-Romagna con due e altrettanti nel Lazio (i due turisti cinesi), mentre ieri il coronavirus ha fatto la sua comparsa anche in Piemonte (un caso ieri, due oggi) e una persona in Umbria è in isolamento dopo aver manifestato i sintomi della malattia. Sempre in Piemonte, a Casale Monferrato, è stata allestita un’unità mobile all’esterno del locale ospedale per effettuare controlli sui casi sospetti
Dei contagiati, “sono 33 le persone ricoverate con sintomi, di cui 18 in terapia intensiva, 11 invece sono in isolamento domiciliare”, ha spiegato, dopo la riunione del consiglio dei ministri di ieri, il capo dipartimento della protezione civile Angelo Borrelli.
Confermato il focolaio nel basso lodigiano
Intanto, nonostante ancora non si trovi il “paziente zero” – un manager piacentino di 28 anni, inizialmente indiziato a causa dei frequenti viaggi in Cina, è risultato negativo ai test – l’area del basso lodigiano da oggi sottoposta ad isolamento ha ormai assunto le caratteristiche di vero e proprio focolaio di coronavirus.
“Abbiamo la conferma che l’area del basso lodigiano è centro di un focolaio – ha detto l’assessore al welfare della Lombardia, Giulio Gallera – possiamo dirlo in maniera abbastanza certa, tutte le situazioni di positività hanno o avuto contatti nei giorni 18 e 19 con il pronto soccorso e l’ospedale di Codogno. Tutti i 39 casi hanno avuto a che fare con quel territorio, o per rapporti personali o per contatti con ospedali. E’ tutto riferibile a quel territorio”.
Nicola Mattei
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