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Di Stefano: “CasaPound con le sardine? Era una provocazione, sono il nulla totale”

by Cristina Gauri
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simone di stefano sardine

Roma, 14 dic – “Anche io oggi in piazza (Venezia) con le sardine (fritte)”. Con questo ironico tweet, corredato da una foto in tenuta natalizia cartoccio di sardine d’ordinanza, il vicepresidente di CasaPound italia Simone Di Stefano ha voluto spiegare – per chi ancora non lo avesse capito – che no, non c’era mai stata la volontà di “scendere in piazza con le sardine” da parte del movimento delle tartarughe frecciate.

La querelle con Ogongo

Si chiude qui la querelle sulla partecipazione di CasaPound alla manifestazione dei “pescetti rossi”, dopo che giorni fa Stephen Ogongo aveva incautamente “aperto” al movimento di Iannone, e Di Stefano aveva raccolto l’invito con un tiepido “perché no”. Subito i vertici delle sardine avevano messo le mani avanti precisando che le tartarughe non sarebbero state le benvenute e che la piazza di oggi pomeriggio rimane antifascista. Stamattina Di Stefano ha voluto svelare la natura, squisitamente provocatoria, di quel “perché no”. Scrive in un altro tweet: “Mica ci avrete creduto? Quello delle sardine è un vuoto pneumatico che non può essere riempito con nessuna buona idea. Pappagalli del Bella Ciao, state bene così!”

Niente di nuovo sotto il sole

Una posizione ribadita chiaramente anche ai microfoni di AdnKronos: “A San Giovanni non andremo, mica ci avrete creduto – chiarisce – Quanto accaduto è la dimostrazione che non si vuole dialogare ma solo essere contro. E’ la certificazione che questa piazza, questa sinistra, non va da nessuna parte: vorrebbe essere nuova, fresca e frizzante, ma, se si riduce a stare in piazza e cantare Bella Ciao, non serve allo scenario politico italiano e a noi non interessa”. Per il vicepresidente di CasPound, quindi, non ci è nulla di nuovo sotto il sole rispetto ai vari girotondini, popoli viola, V–day, etc: “Alla fine, quella delle sardine si è rivelata la solita piazza della sinistra radicale, niente di nuovo. L’ennesimo bluff”.

Responso da vecchia zia arriva invece dal leader nazionale delle sardine Mattia Santori, che raggiunto in Piazza San Giovanni sempre da AdnKronos commenta così: “Dopo quella frase travisata”, pronunciata da uno degli organizzatori, “non c’è stato uno a cui non si siano rizzati i capelli. L’antifascismo è un valore per noi”. “Non abbiamo mai creduto a una partecipazione di Casapound, volevano solo rubarci consenso“.

Cristina Gauri

 

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5 comments

Jos 14 Dicembre 2019 - 5:21

.le sardine cotte su fiamma viva sono ottime..basta non bruciarle troppo..

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Michele (@MickyPellegrini) 14 Dicembre 2019 - 9:05

È la prima volta che trovo refusi ortografici in un articolo del Primato.

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Ner 14 Dicembre 2019 - 9:12

Caro Distefano, ti sbagli: il nulla ha una caratteristica, questi cogli0ni no. Non hanno nemmeno la caratteristica d’essere cogli0ni… Pensa te che rimasugli di DNA!

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Radio Deejay: "Achille Lauro vuole conquistare CasaPound con "Me ne frego" | Il Primato Nazionale 7 Febbraio 2020 - 1:58

[…] tartarughe frecciate è ovviamente scherzoso e siamo sicuri che loro saranno i primi a capirli (dopo la “perculata” ai danni delle sardine col cartoccio di pesce fritto è lecito pensa…) ma non dimentichiamo che lo “scabroso” titolo portato da Lauro a Sanremo ha […]

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