Home » “Fermare gli scafisti”: la cristallina banalità di Papa Francesco

“Fermare gli scafisti”: la cristallina banalità di Papa Francesco

by Alessandro Della Guglia
1 commento
scafisti papa francesco

Roma, 6 mar – “I trafficanti di uomini siano fermati e i viaggi della speranza non si trasformino più in acque della morte”. Le parole di Papa Francesco, pronunciate ieri durante l’Angelus, non rappresentano di per sé nulla di sensazionale. Esprimono semmai una cristallina, quanto inconfutabile, banalità. Perché è sin troppo ovvio che agli scafisti debba essere impedita questa indecente tratta di esseri umani. Tuttavia per la prima volta Bergoglio si esprime con tale durezza nei confronti di chi sfrutta il dramma di persone disperate che salgono su improbabili barconi per raggiungere le coste europee, e in particolare italiane, oltretutto in pieno inverno e con rischi altissimi.

“Fermare gli scafisti”: le parole di Papa Francesco e il silenzio della sinistra

Il dramma di Cutro è purtroppo soltanto l’apice emblematico di una tragedia continua. Anziché proporci la solita retorica sull’accoglienza tout court, stavolta il Papa punta correttamente il dito contro gli scafisti, non trovando la solita sponda a sinistra. Nell’alveo dei buoni che troppo spesso utilizzano l’immigrazione come arma di ricatto nei confronti del governo, di fronte a questa presa di posizione, tutto tace.

“Esprimo il mio dolore per la tragedia nelle acque di Cutro, prego per le vittime, i familiari e i sopravvissuti, esprimo apprezzamento alla popolazione locale e alle istituzioni per l’accoglienza e la solidarietà mostrata. Rinnovo il mio appello perché non si ripetano più queste tragedie. I trafficanti di uomini siano fermati e i viaggi della speranza non si trasformino più in acque della morte. Le limpide acque del Mediterraneo non siano più insanguinate da tali tragici incidenti”, ha tuonato il Papa. Nessun richiamo al ruolo delle Ong e a chi continua a promettere un Eldorado inesistente, ma è comunque un passo avanti rispetto alla retorica a cui eravamo abituati.

Il premier Giorgia Meloni ha definito le parole di Bergoglio “un grande richiamo per tutte le Istituzioni”. “Come governo facciamo nostre”, ha detto il primo ministro. “Continuando a impiegare tutte le forze necessarie per combattere i trafficanti di esseri umani e fermare le morti in mare”. Senz’altro, adesso però con tutta evidenza serve un piano serio per passare dalle belle parole ai fatti, perché le morti in mare si fermano soltanto bloccando le partenze e attuando seri programmi di sviluppo nei Paesi da cui fuggono queste persone. Senza vacillare di fronte alle pressioni di chi straparla solo di accoglienza.

Alessandro Della Guglia

You may also like

1 commento

Krc 6 Marzo 2023 - 1:24

..ma lo hanno fatto papà stanotte…? Buongiorno eminenza.

Reply

Commenta

Redazione

Chi Siamo

Il Primato Nazionale plurisettimanale online indipendente;

Newsletter

Iscriviti alla newsletter



© Copyright 2023 Il Primato Nazionale – Tutti i diritti riservati