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Furbetti del reddito di cittadinanza, maxitruffa immigrati: in Lazio sottratti 300mila euro

by Cristina Gauri
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Roma, 17 ott — Il bollettino quotidiano dei «furbetti» percettori indebiti del reddito di cittadinanza segna una truffa da 190mila euro e 36 denunciati. Tutti stranieri e occupanti abusivi di uno stabile abbandonato a Tor Cervara, nella Capitale. Si aggiorna così il triste bollettino di chi approfitta del sussidio vanto, delizia e lascito grillino che da tre anni ingrassa le tasche di un considerevole numero di non aventi diritto tra criminali, immigrati residenti all’estero, spacciatori, evasori fiscali, carcerati, ladri.

Furbetti del reddito di cittadinanza, maxitruffa immigrati

A sporgere denuncia sono stati i carabinieri del nucleo operativo della compagnia Roma centro con la collaborazione dei militari del Nucleo ispettorato del lavoro. La maxitruffa è emersa in seguito al controllo di una persona domiciliata nello stabile, che ha fatto scattare l’indagine: da lì i militari hanno accertato la presenza di 36 extracomunitari che nel periodo compreso tra il 2020 e il 2022 avevano percepito il reddito di cittadinanza pur non essendo in possesso del requisito della residenza in Italia da almeno dieci anni. 

Latina e Viterbo

La stessa situazione ha fatto scattare la denuncia per altri undici stranieri in provincia di Latina e altri ventidue nella provincia di Viterbo. A Sezze, otto donne e tre uomini, di età compresa fra i 23 anni e i 70 anni, tutti immigrati e residenti nel Comune in provincia di Latina sono stati denunciati in stato di libertà dai carabinieri per aver indebitamente percepito oltre 54mila euro. Mentre i carabinieri della stazione di Orte e quelli dell’Ispettorato del lavoro di Viterbo hanno segnalato, sempre per lo stesso motivo, 22 residenti, di cui 19 stranieri. Anche in questo caso la somma percepita ammonta a circa 54mila euro. In seguito alla denuncia le «mance» grilline pagate con i soldi degli italiani sono state revocate. In corso ora le difficili operazioni di recupero. 

Da segnalare il coinvolgimento degli addetti al patronato presso cui i percettori inoltravano richiesta dell’erogazione del sussidio: la denuncia è scattata anche per loro.  

Cristina Gauri

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