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Gioco d’azzardo, il ruolo dei media e il timore per i giovani

by La Redazione
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Milano, 23 mar – Il gioco d’azzardo è di moda, cool, attraente anche per i giovani. Con l’online lo è diventato ancora di più. E per questo è un pericolo per la salute di tutti coloro che vi si affiancano, con il rischio di perdere il controllo e puntare più di quanto si possano permettere. Evitare la diffusione del messaggio che scommettere è un modo per cercare il colpo della vita è quindi un passo fondamentale nel contrasto alla ludopatia. Per riuscirci serve colpire il mezzo più utilizzato, la pubblicità, e il target coinvolto, i giovani.
Presso la Camera dei Deputati è stato presentato di recente il Libro Bianco Media e Minori 2.0, un lavoro di Agcom che passa in rassegna due aspetti importantissimi nel settore azzardo. L’analisi prende in considerazione la fruizione dei mezzi di comunicazione da parte dei minori, riportando le valutazioni dei genitori. In effetti il mercato pubblicitario della televisione è nettamente in prima posizione nelle spese affrontate dall’industria del gambling, a conferma di quanto l’impatto visivo sia rilevante nella trasmissione del messaggio ai giocatori. Sta guadagnando importanza l’online, un campo noto ai giovani e per questo efficace nel raggiungere un’ampia fascia di potenziali clienti. Uno dei problemi connessi alla diffusione delle scommesse su internet è l’allargamento dell’utenza, con un netto spostamento verso gli adolescenti minorenni.
Proprio l’apertura verso i minori di 18 anni è uno dei fenomeni tenuti in maggiore considerazione da Agcom. Un’indagine su base nazionale ha rilevato che addirittura il 23,3% di bambini ha giocato a soldi su internet, mentre la percentuale degli adolescenti gamblers sale al 39%. Una cifra impressionante, considerando che hanno bisogno (almeno in teoria) di un adulto per poter scommettere su un sito. Non per niente solo l’1% dei genitori si è dichiarato all’oscuro delle attività dei propri figli. Intanto il mercato del gioco d’azzardo online ha fatto registrare un’importante crescita, corrispondente al 13% in un anno. L’industria digitale ha sfondato il muro del miliardo di euro, e potrebbe sfruttare i nuovi limiti legislativi per avvicinare il comparto terrestre.
Un aiuto all’economia dell’online potrebbe arrivare dal settore delle slot machine online gratis. Uno degli elementi che attrae maggiormente i giovani è il brivido della puntata, e poterlo fare senza scommettere denaro reale è un incentivo ad avvicinarsi al mondo delle slot machine. Con il passare del tempo, spesso l’adrenalina viene provata soltanto con l’utilizzo del denaro, portando il giocatore a entrare nel vortice del betting. Internet inoltre permette di mantenere l’anonimato, o meglio di non dover necessariamente riconoscere ai propri conoscenti l’abitudine alle scommesse. Decisamente rilevante l’aspetto psicologico legato al riscatto sociale, in un periodo storico segnato dall’incertezza lavorativa. Il sogno di ottenere un’indipendenza economica, anche solo temporanea, senza fare alcuno sforzo, è la miccia che può accendere i giocatori più giovani. Riconoscere il problema e ammettere la perdita di ingenti somme di denaro diventa poi difficile, con tutte le conseguenze del caso. E pensare che tutto, a volte, inizia con una semplice pubblicità in televisione.
 

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Cesare 23 Marzo 2018 - 10:52

Ci vorrebbero tutti genitori non giocatori che facciano capire ai loro ragazzi la truffa che c’è dietro al gioco d’azzardo e che gli ricordino che è solo con il lavoro che si sbarca il lunario.Purtroppo alcuni genitori non possono dare l’esempio o perchè giocano o fanno altre cose non nella norma e i media dei globalisti fanno di tutto per sfasciare la figura del padre e della madre(centri di potere autonomo dagli schiavisti che comandano con la finanza).Questo viene svolto tramite la teoria gender genitore 1 genitore 2 e la promozione dei matrimoni gay, trans e altri sodomiti vari e della famiglia multiculturale allargata non tradizionale nè cattolica.Quindi oggi fare il genitore è diventato decisamente un mestiere piu’difficile!

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