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Luc Besson vince contro il MeToo: la Corte d’Appello fa cadere le accuse di stupro

by Cristina Gauri
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luc besson

Roma, 25 mag — MeToo francese 0, Luc Besson 1: cadono le accuse di stupro contro il regista di Nikita e Giovanna d’Arco. Dopo un calvario durato quasi quattro anni la Corte d’Appello di Parigi ha infatti respinto la serie di accuse di stupro mosse dall’attrice olandese-belga Sand Van Roy, secondo la quale nel 2018 Besson l’avrebbe violentata ripetutamente. Le violenze, a sua detta, si sarebbero protratte per due anni consecutivi. Il caso venne archiviato per mancanza di prove dai pubblici ministeri nei primi mesi del 2019 ma venne riaperto di lì a poco, nello stesso anno, quando la Van Roy aveva avanzato nuove accuse di violenze sessuali.

Luc Besson scagionato dalle accuse di stupro

E’ stato il legale del regista di Leon, Thierry Marembert, a rendere noto che la Corte ha confermato l’innocenza del suo cliente. «Circa dieci iniziative procedurali della signora Van Roy si sono concluse tutte allo stesso modo. Luc Besson si rammarica di questi quattro anni persi». Di diverso avviso, ovviamente, è l’avvocato di Sand Van Roy, Antoine Gitton, il quale ha definito la vicenda «una sordida notizia» e ha annunciato l’intenzione della sua assistita di ricorrere alla Corte Suprema contro la decisione. Il caso che ha visto Luc Besson al banco degli imputati per stupro è diventato l’emblema del MeToo d’Oltralpe.

Le accuse

L’attrice aveva accusato il regista di averla stuprata in un albergo a Parigi nel maggio 2018, poche ore dopo essersi incontrati. All’epoca i pubblici ministeri francesi avevano ritenuto le prove a disposizione non sufficienti per portare avanti il caso e decisero di concludere l’indagine. Lo scorso dicembre, un magistrato inquirente aveva emesso un’ordinanza di archiviazione adducendo «l’assenza di qualsiasi elemento materiale a sostegno delle dichiarazioni» di Van Roy e i pubblici ministeri hanno chiesto l’archiviazione il mese scorso.

Tra le testimonianze sentite in tribunale figuravano quelle di altre tre donne che accusavano Luc Besson di una non meglio specificata condotta sessuale ambigua. Accuse che il regista ha sempre rispedito al mittente, definendole «una menzogna dalla A alla Z» e descrivendo la Van Roy come una «fantasista» pur ammettendo di avere avuto una relazione sessuale — del tutto consensuale — con lei.

Cristina Gauri

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